La Lazio ha risposto per le rime all’attacco natalizio di Lotito, alle punzecchiature di Sarri. I tre gol rifilati al Genoa sono il manifesto dello spogliatoio e dell’annata, riflettono azioni e reazioni offensive, emozioni e tensioni. Due colpi delle ali (Pedro e Zaccagni) come piace a Sarri. Uno di Acerbi. Il bis, come il tris, è arrivato su invenzioni di Luis Alberto, Mago brontolone alla quarta panchina di fila. Ha fatto vedere chi ancora è e l’ha sottolineato con un gesto narcisista rivolto verso la panchina. Il Genoa non è la bilancia ideale per pesare il netto di questa partita, ma pesa perché è la prima in cui si è vinto e segnato senza Immobile, serve per agganciare momentaneamente Roma e Juventus al sesto posto e tentare di ritrovare serenità. All’Olimpico erano presenti poco meno di 7.000 tifosi. Grandi assenti insieme a Ciro. Corriere dello Sport.

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CdS | Sarri si gode la reazione: "Buona prova in attacco"