Sarri - Via onefootball (Photo by Alex Livesey/Getty Images)
Sarri - Via onefootball (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

Un’estate senza colpi di scena

La Lazio ha vissuto una sessione estiva di mercato praticamente immobile: nessun innesto e pochissime cessioni. I vincoli imposti dalla Covisoc hanno di fatto paralizzato le manovre del club, costringendo Maurizio Sarri a lavorare con la rosa già a disposizione. Nonostante la situazione complessa, il ritorno del tecnico ha assunto un valore quasi simbolico, rinsaldando il legame con il presidente Claudio Lotito. I due, dopo un incontro a cena a Formello, hanno gettato le basi per il futuro: Sarri ha ottenuto le stesse garanzie che avrebbe avuto in estate, con piena libertà decisionale su entrate e uscite nel mercato di gennaio.

Il nodo dei conti e le prospettive per gennaio

Il vero ago della bilancia resta la revisione contabile prevista per il 30 settembre. Gli ultimi movimenti di questa finestra saranno determinanti per il mercato invernale: Lotito e il direttore sportivo Fabiani puntano a piazzare Gigot e gli esuberi (Basic, Kamenovic e Fares) per alleggerire il monte ingaggi e liberare margini di manovra. Le cessioni rateizzate di Casale e Tchaouna non bastano, dato che solo le prime rate — poco più di 2 milioni per il difensore e 5 per l’attaccante — verranno conteggiate. Un eventuale accordo con un main sponsor, da almeno 5 milioni annui, rappresenterebbe un aiuto decisivo. In mancanza di nuovi ricavi, il mercato resterà vincolato al saldo zero: per acquistare, servirà una cessione di pari valore, con la possibilità di dover sacrificare anche un titolare.

Il Corriere dello Sport

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