Agostinelli sulla morte del figlio: “È ancora dura, se non lo avessi lasciato da solo quella notte”
Queste le parole rilasciate da Andrea Agostinelli ai microfoni del Corriere della Sera

In una lunga intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera, l’ex calciatore della Lazio Andrea Agostinelli ha toccato il tema della terribile perdita del figlio GianMarco: queste le sue dichiarazioni.

Andrea Agostinelli parla della morte del figlio GianMarco
Tutto quello che si è letto purtroppo è vero. Ha iniziato a farne uso (cocaina, n.d.r) nel 2003, mentre allenavo il Napoli. E pensare che in casa mia non era mai entrato nulla, neanche una sigaretta. Quando io e mia moglie lo scoprimmo, si giustificò: ‘Lo fanno tutti'. Lo abbiamo mandato in comunità, attraverso le mie conoscenze si è fatto strada nel calcio. Aveva anche esordito in C2
Il dolore di Agostinelli
Quando vivi una tragedia simile, per metà muori anche tu, non ti risollevi più. È un fatto innaturale, una parte del cuore va in necrosi. Il dolore si può imparare solo a gestirlo. Il tempo non cancella niente. Mi sono colpevolizzato anche delle cose più piccole. Più volte mi sono chiesto: ‘E se non lo avessi lasciato da solo quella notte?'. Non me ne facevo una ragione. ‘Perché a me', mi domandavo. Non c'è un momento della giornata in cui non lo pensi. È ancora dura.