Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images via Onefootball
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Seconda parte

Insistiamo, ci racconti.
 

Negli ultimi anni alcune società hanno esonerato allenatori della Primavera o, comunque, del settore giovanile e sapete perché?
Non avevano una classifica competitiva: i tecnici delle giovanili, invece, dovrebbero avere il ruolo di accompagnare i ragazzi dalla Under 15 fino alla prima squadra.
Questo dovrebbe essere l'obiettivo, non il successo. E ho visto di recente anche una Primavera con undici giocatori stranieri titolari in lista. E poi chi chiediamo i motivi della crisi.

Dopo l'esonero di Spalletti, voi allenatori Figc avete avuto qualche speranza di fare il grande salto?


Io assolutamente no, gli altri non lo so ma credo che non ci fosse alcuna intenzione di promuovere qualche ct più giovane. Troppo delicata la situazione.


Eppure da Valcareggi a Bearzot fino a Vicini, spesso il ct veniva dal serbatoio azzurro.
 

Altri tempi anche se vi garantisco che nel settore giovanile della Federcalcio ci sono allenatori bravissimi, che hanno il tempo di studiare e di evolversi: non essendo impegnati ogni giorno sul campo, per preparare partite di campionato e di coppa, possono girare e confrontarsi con le scuole migliori, come Francia, Spagna e Inghilterra. Le nostre under sono al top.

Di certo vanno molto meglio della Nazionale A: il titolo europeo resta una gemma solitaria.
 

Negli ultimi 15 anni, prima con Arrigo Sacchi e poi con Viscidi, il salto di qualità è stato evidente.
Le due nazionali che fanno ranking, la Under 17 e la Under 19, sono passate dalla diciottesima-ventesima posizione al podio, prima o seconda. E da cinque anni arriviamo a tutte le fasi finali: ci siamo fermati con la Under 19 ma il prodotto resta di prima qualità.
Anche la Under 21 è appena uscita in circostanze difficilissime.


Il momento più bello?


Tanti, davvero, ma forse vado orgoglioso della sconfitta a pochi minuti dai rigori contro la Spagna, nella semifinale dell'Europeo Under 19. Abbiamo tenuto testa a una super nazionale giocando una partita di grande livello.


Ma tutti quei giovani dove sono finiti?


Combattono per giocare, cercano spazio. Vi ricordo che Donnarumma e Barella, campioni nel 2021 con Mancini, avevano indossato la maglia della Under 15.


Ora ci sono Pio Esposito e Camarda.


Il primo può restare all'Inter ma ha bisogno di giocare non di fare solo pochi minuti. L'altro troverà un grande allenatore di giovani, che è Di Francesco. Ma, vi ripeto, serve coraggio oppure la crescita si ferma.


Corradi pronto per una grande avventura.


Una nuova esperienza, che cercherò di vivere al massimo come sempre. Poi deciderò cosa fare da grande, se mettermi in proprio.


Lei ha avuto grandi allenatori: che cosa le è rimasto?


Non sono di quelli che dicono di aver preso il meglio da tutti perché poi non riusciresti mai a riprodurre quello che hai vissuto.
Io da quasi tutti ho cercato di capire che cosa non devo fare in uno spogliatoio. Ovviamente i nomi non ve li dico.

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