Sarri in conferenza: "Milinkoic e Luis Alberto? Ci farebbero comodo entrambi. Su Insigne..."
Le parole del mister dei biancocelesti, Maurizio Sarri, in conferenza stampa al termine di Lazio-Milan

È il Capitano biancoceleste a decidere il match all’Olimpico di Roma contro il Milan: all’80’ è arrivata la rete del vantaggio laziale che ha permesso alla squadra di Sarri di accedere ai quarti di finale di Coppa Italia, dove affronterà in trasferta il Bologna.
Terminato il match contro i rossoneri, Maurizio Sarri è intervenuto dalla Sala Stampa dell'Olimpico, di seguito le sue parole.
L'intervento di mister Sarri in conferenza stampa
Le sostituzioni ci hanno dato un buon apporto, come anche sabato: i cambi ci potevano portare a fare risultato anche sabato. Ci sono tanti ragazzi che vengono da infortuni e ancora non al massimo, ci danno una mano a spezzoni di partita. Credo che presto ci daranno un contributo per più minuti. Un fattore stasera.
Se Noslin andrà via a gennaio? La cessione non credo. Non abbiamo parlato di questo. È un giocatore su cui è complicato dare valutazioni, ma in partite come stasera diventa un giocatore che può giocare da prima punta, meno con squadre più chiuse. Nelle ultime partite sta entrando più spesso, ho la sensazione che può darci una grossa mano.
Tavares? Non un soggetto semplice, ci ho provato con le buone e ora ci sto provando con le cattive. Lo sto tenendo a distanza, e lo faccio entrare meno: spero che lui si incazzi. Con le big troviamo più spazi e giochiamo meglio, penso sia una questione di caratteristiche.
Continua il tecnico
Milinkovic e Luis Alberto? Penso si stiano abituando a stipendi che qui non prendono, felice che sono rimasti legati a questi colori. Ho visto l'esultanza di Sergio al goal sembra che faccia ancora parte del gruppo. Hanno situazioni economiche difficilmente proponibili. Chi riprenderei dei due? Uno ha qualità tecnica e numero di assist, e l'altro negli ultimi anni ha sempre fatto doppia cifra. Ci farebbero comodo entrambi.
Zac è un leader tecnico, ma da come lo avevo lasciato credo che stia prendendo le caratteristiche di leader emotivo. Un'evoluzione.
Insigne? Non ne ho idea, abbiamo parlato di altri ruoli, e quella è una considerazione che spetta alla società. Lo considero quasi un figlio, abbiamo vissuto tre anni insieme, ma bisogna fare i conti con la società. Altri sono i ruoli individuati.










