In merito alla notizia pubblicata il 21 aprile scorso dal titolo "L'inventore del sito Rojadirecta è stato condannato a due anni di prigione", rimbalzata dai media esteri e diffusa in Italia anche da testate nazionali da cui infatti è stata ripresa, pubblichiamo la seguente rettifica:

"Egregi Signori, con riferimento al Vostro articolo del 21 aprile 2022, intitolato “L’inventore del sito Rojadirecta è stato condannato a due anni di prigione”, preciso che trattasi di evidente errore sia sulla persona coinvolta, non essendo stato oggetto, né recentemente né in passato, di alcuna condanna penale, sia sulla piattaforma, considerando che l’intervento della magistratura spagnola ha interessato la piattaforma “Riconrojadirecta”, e che Rojadirecta, al contrario, non è in alcun modo coinvolta nei fatti da Voi descritti. In Spagna, Paese in cui ha sede il Sig. Seoane e dove si è svolto il procedimento che gli è stato erroneamente attribuito, l'unico procedimento penale che ha indagato sulla piattaforma Rojadirecta, conclusosi con una decisione giudiziaria divenuta definitiva, ha stabilito che l’attività dalla stessa svolta non è da considerarsi illecita”.

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