Alla vigilia della sfida dell'Olimpico tra Lazio e Fiorentina l'allenatore dei biancocelesti Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue parole:

Tre vittorie e un pareggio in casa, la Lazio è pronta per ripartire?

"Si spera di si, sappiamo tutti la partita che dobbiamo fare domani e le risposte che dobbiamo dare. Vedendo l'atteggiamento dei ragazzi sono fiducioso"

Come si affronta la Fiorentina?

"E' una squadra forte che quest'anno ha un gioco completamente diverso esprimendosi bene sia in casa che in trasferta, è in grande crescita e sta costruendo le basi per un futuro importante"

Sarà lo scontro anche fra Immobile e Vlahovic?

"I giocatori importanti possono sempre decidere il risultato finale. Ciro segna con regolarità da tanti anni mentre Dusan ha cominciato l'anno scorso"

Che momento è per la Lazio?

"E' un momento di riflessione, andando a scavare ci siamo accorti che gli alti e bassi si ripetono da un anno e mezzo e quasi sempre si verificano con squadre di seconda fascia quindi dobbiamo correggere certi aspetti. Alla base ci sta qualcosa di sbagliato negli approcci, inoltre si verificano spesso alla terza partita settimanale. I dati fisici non parlano di differenze fra la prima e la terza partita per cui è un problema di abitudine a mantenere le energie nervose per un periodo prolungato"

Cosa sta succedendo con Luis Alberto?

"Ne ha giocate otto da titolare ed è subentrato sempre, ci sono momenti della stagione in cui le necessità del singolo non combaciano con quelle delle squadra. Risolviamo i problemi e Luis Alberto non sarà più un problema"

Non aver fissato obiettivi chiari, può aver dato alibi ai giocatori?

"Sono trent'anni che faccio l'allenatore e questa squadra mi sta dando grande disponibilità, poi noi avremo sbagliato a mandare qualche messaggio. La garanzia è nel lavoro e non nei risultati. La comunicazione esterna e quella interna spesso non coincidono per cui ai giornalisti dico una cosa mentre ai giocatori ne dico altre"

Che difficoltà sta trovando Lucas Leiva?

"Il suo è un ruolo molto importante, Lucas è adatto e fondamentale. Ha una certa età e sta avendo la problematica che chiedo ritmi più alti, se mi garantisce anche solo un'ora a me sta bene perché alle sue spalle ho Cataldi che sta crescendo"

E' rimasto deluso dal centrocampo della Lazio?

"Questi sono giocatori forti anche se a Roma ci sta la tendenza a beatificare troppo in fretta. Erano abituati a giocare con tre difensori, due esterni e un sotto punta; penso che sia solo questione di abituarsi ad un certo tipo di lavoro. Finché non abbiamo le giuste distanze correremo a vuoto arrivando secondi sulla palla, questo ci fa sprecare tante energie e quindi modificare questo aspetto ci permette di fare un certo tipo di lavoro senza sprecare energie mentali"

Come si lavora sulla mentalità?

"Una squadra che gioca con indice di efficienza tecnica di 93 che è livello Champions e poi scende a 87 che è un livello da bassa Serie B è un problema. Abbiamo portato questi numeri ai giocatori che si sono resi conto che non va bene. La presa d'atto deve permettere di capire che bisogna sempre rimanere sul 93. Dobbiamo inoltre imparare ad essere più umili soprattutto con squadre di fascia inferiore"

Sta pensando di cambiare i terzini?

"Stanno giocando tutti e tre i terzini con continuità, Lazzari ha un percorso più difficile rispetto a Marusic che addirittura aveva fatto anche il centrale di una difesa a tre. Siamo a metà strada con tutta la squadra. Non facciamo bene il nuovo percorso e abbiamo perso il buono del percorso vecchio"

Nota una mancanza di stimoli in certe partite?

"Sono rischi di tutti i gruppi che stanno insieme da tanto tempo, l'assuefazione può portare inconsciamente ad un calo. L'obiettivo deve scatenare le motivazioni che a sua volta porta alla determinazione in campo. Al momento noi dobbiamo tirare fuori il 100% che è la cosa più bella del mondo, se ci riusciamo con continuità vedremo a cosa corrisponde ma serve che tutti lo facciano".

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