Come riportato da Il Messaggero,  dopo il ko di un mese fa contro l’Inter, la Lazio ha spiccato il volo, ma la svolta è arrivata fra le macerie di Salerno in cui Sarri minacciò le dimissioni per dare un segnale forte a tutto il gruppo. Il giorno dopo quel capitombolo, Lotito disse di aver dato «cartabianca» al ds Fabiani, che ribaltò lo spogliatoio: «Abbiamo perso contro l’ultima. Ora basta. Se qualcuno pensa che l’allenatore venga sollevato si sbaglia, la melma la mangiamo tutti insieme adesso». Ripristinati i ritiri della vigilia obbligatori, i confronti continui fra giocatori e tecnico. Dopo l’1-0 risicato col Cagliari, Lotito giustificò i fischi dell’Olimpico. Il giorno dopo arrivò l’epurazione di Vecino, fedelissimo di Sarri, per motivi disciplinari contro il Genoa in Coppa Italia, proprio per una risposta fuori luogo data al tecnico.

Fraioli
Nei 24 giorni del ruolino vincente Sarri ha schierato 25 titolari differenti, tra il derby e l’altro ieri effettuato altri 6 cambi, ruotato tutto l’organico: l’alternanza Lazzari/Pellegrini, i centrali difensivi Romagnoli-Gila con Patric, i registi Cataldi-Rovella, addirittura Mandas e non solo. Aggregati dalla Primavera i giovani Renzetti, Ruggeri, Sardo e il solito Saná Fernandes per la partenza per Riad oggi a mezzogiorno. Domattina il primo allenamento: Castallenos è out, ma sarà col gruppo.
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