Domani alle 18 andrà in scena Atalanta-Lazio, una gara molto importante ai fini di classifica e che presumibilmente non deluderà le aspettative, considerando i precedenti degli ultimi anni. E' di questo avviso anche Cristian Zenoni, ex terzino dell'Atalanta, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Laziopress.it.

Che gara ti aspetti? 

Sicuramente una partita giocata da due squadre che stanno bene e che giocano uno dei migliori calci in Italia. Mi aspetto tanti gol, penso che vorranno fare una rete più dell'altro piuttosto che difendere. Una bella partita da entrambe le parti, mi aspetto. 

Un'Atalanta forse lontana dal gioco che proponeva qualche anno fa ma forse più concreta...

Effettivamente come caratteristiche sembra più pratica anche se meno spettacolare. A volte gioca in modo diverso da quello che ci ha abituato, ma riesce a portare a casa il bottino pieno. Dunque magari gioca in modo diverso da prima, ma bisogna stare attenti perché si trova in una posizione molto importante ed è molto pericolosa per altre squadre. 

E la Lazio a che punto è col suo percorso insieme a Sarri? 

Si, serve un periodo lungo ma ormai il gioco di Sarri i ragazzi lo hanno fatto loro e quest'anno si vede di più. La perdita di Immobile però potrebbe essere un'occasione da sfruttare per l'Atalanta. Anche se comunque i giocatori n0n mancano. Esce lui e c'è Pedro, caratteristiche diverse ma da non sottovalutare assolutamente. 

Questa assenza peserà anche nel cammino secondo te?

Sembra che rientri nell'anno nuovo, quindi la Lazio ha diverse partite con diversi punti. Può pesare, dunque, la sua assenza. Non lo sostituisci facilmente, nonostante le pedine importanti che ha Sarri. Ma un bomber come lui è importante ed è anche uomo spogliatoio. Qualcosa di sicuro perde. 

Tu sei stato difensore: come valuti il grande miglioramento del reparto in casa Lazio? 

All'inizio avrei detto il contrario, considerando la perdita di Acerbi che è un ottimo centrale, però lo ha sostituito con Romagnoli. E ora la linea dietro sta dando i suoi frutti, si rischia di meno, si subisce di meno e poi segna un sacco di gol. Non voglio dire che è una pretendente per lo scudetto, ma si gioca sicuramente un posto in Champions. 

Infine un tuo ricordo sulla gara? 

Ricordo un anno che giocammo la prima in casa nostra contro la Lazio di Nedved, Mihajlovic, Veron, Boksic e molti altri. Era l'anno che tornammo in Serie A, probabilmente il 99-2000. Riuscimmo a fare 2-2 grazie anche ad un gol mio su assist di mio fratello, quindi ancora meglio. Quella era una Lazio molto forte. 

     
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