I tifosi hanno cacciato i giocatori pure da sotto il settore ospiti, al triplice fischio è scattata la contestazione. Dopo una partita inguardabile contro la Salernitana, che non aveva mai vinto in campionato prima di ieri, la Lazio è rientrata nel tunnel della crisi. Qualcuno deve prendersi le proprie responsabilità, il famoso germe c’è ancora. Sarri fa mea culpa: "Prestazione sconcertante a livello mentale. In tanti non stanno rendendo come l’anno scorso. O abbiamo perso la testa e la dimensione di quel che siamo realmente oppure è colpa mia. Se nei prossimi giorni valuterò che è così, che è colpa mia, sarò il primo a prendere la decisione di andare via parlando con il presidente".

Di parole se ne sono dette tante, la certezza - dopo il quinto ko nelle ultime 7 trasferte, sesta sconfitta in campionato - è che la squadra di Sarri non riesce a cambiare la propria mentalità. L’appello di Lotito è rimasto invano. La Lazio contro le forti si esalta, trova gli stimoli giusti mentre contro le “piccole” entra in campo senza fame, con una spocchia che non ha ragioni logiche di esistere. "Non so quello che vuole fare Lotito. Io, se fossi il presidente, interverrei in maniera pesante, non sono fautore dei ritiri ma farei qualcosa per rompere l’inerzia. La squadra ha perso personalità, iniziativa", aggiunge Sarri. Era dal 2013-‘14 che la Lazio non racimolava solo 17 punti in 13 partite. Sarri non trova le parole: "Contro una squadra che ci concede gli spazi che ci sono stati dati oggi non possiamo fare una partita di questo tipo. Siamo andati in vantaggio senza giocare a calcio". Le tre assenze pesanti della Lazio (Romagnoli, Casale e Luis Alberto) non bastano a spiegare la prestazione orrenda, senza mai creare pericoli alla Salernitana, che pure aveva delle defezioni (Dia su tutti). C’è un dato emblematico: nelle ultime 4 di campionato, la Lazio ha segnato solo 2 gol, entrambi con Immobile su rigore.

Neanche l’attenuante del mancato doppio giallo a Gyomber nel primo tempo è una giustificazione valida per la sconfitta. "L’arbitro - sottolinea Sarri - ha fatto un errore clamoroso, di uno che non può arbitrare a questi livelli. Ma nei 90 minuti non possiamo smettere di analizzare tutto per guardare alla mancata espulsione. Se pensavamo di gestire smettendo di giocare 50 minuti, allora è chiaro che rischi di perderla". Non è felice ovviamente Immobile, che a livello statistico ha festeggiato il 100° gol in trasferta in campionato: è il primo giocatore a riuscirci nella storia della Serie A. Oltre alla beffa, all’Arechi arriva anche un possibile danno perché Zaccagni è uscito per infortunio all’anca (botta molto pesante). Sarà da valutare nelle prossime ore la sua presenza contro il Celtic martedì, quando sicuramente non ci saranno Casale e Romagnoli (lesione al polpaccio). Torna invece Luis Alberto al posto di Kamada, tra i peggiori ieri: occasione sprecata.

Lo riporta La Repubblica.

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