Durante l'evento "Social Football Summit 2021" che si sta svolgendo a Roma, è intervenuto l'Amministratore Delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo, per parlare dei problemi del calcio attuale. I temi trattati sono tanti, dalla politica ai calciatori, tornando anche sul tema della Superlega. Queste le sue dichiarazioni: "Pretendiamo un rapporto diverso con la politica e una diversa considerazione. Abbiamo grande fiducia nel governo Draghi ma abbiamo bisogno di programmazione. Non siamo più negli anni '80 e '90: il calcio è un business a tutti gli effetti e va sostenuto attraverso alcuni capisaldi come gli stadi, la lotta alla pirateria e leggi che non fermino l'economia del calcio. La pandemia ha individuato e fatto emergere le criticità e le contraddizioni, ma ora dobbiamo sviluppare una serie di norme che ci consentano di tornare a correre non solo sul campo di gioco".

Poi si è soffermato anche sul tema dei contratti dei giocatori dove, proprio quest'ultimi, arrivano in scadenza di contratto: "Più che il miliardo abbondante che è stato perso causa Covid, è stato un grosso problema l'atteggiamento dei giocatori che in un momento di difficoltà si sono girati dall'altra parte e hanno rifiutato i rinnovi lasciando le proprie squadre in difficoltà per andare a guadagnare di più. E per i club non ci sono strumenti per fermare la volontà di giocatori e agenti. Stiamo cercando di rinnovare il contratto collettivo con i calciatori nel quale chiediamo un po' di flessibilità in questo senso, ma stiamo trovando grandi resistenze. I giocatori, che sono dei privilegiati, dovrebbero tenere conto anche dei risultati economici dei propri club".

Infine, De Siervo, è tornato anche sull'argomento Superlega: "Porterebbe ad una riduzione dei ricavi ed è dunque insostenibile. Perché la spesa sarebbe la stessa ma gli investimenti nelle leghe diminuirebbero. Oltre al problema del calendario, la Superlega spingerebbe ad una riduzione delle partite. La nostra posizione è chiara ed è contro la Superlega, non si può risolvere il problema con una "prepotenza" ma cercando di risolvere i problemi migliorando le competizioni e facendo sì che le squadre che più investono possono avere più guadagni".

Lo riporta Tuttomercatoweb.com.

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