Rambaudi: "Lazio-Verona? Serve Vecino. A livello mentale devono scattare fame e orgoglio"
Roberto Rambaudi si è espresso ai microfoni di Radiosei riguardo la formazione per Lazio-Hellas Verona e sul livello mentale della squadra

L'ex calciatore biancoceleste Roberto Rambaudi si è espresso ai microfoni di Radiosei riguardo l'incontro tra la Lazio e l'Hellas Verona, in programma domenica 31 agosto alle ore 20:45 allo stadio Olimpico, e sulla necessità di far ritornare Matias Vecino in campo.
Roberto Rambaudi a Radiosei
Su Lazio-Hellas Verona e su Matias Vecino
Recuperare un giocatore d’esperienza come Vecino è importantissimo. Contro il Verona serve l’atteggiamento giusto e la massima concentrazione già dal primo minuto, lui sicuramente anche in questo potrebbe dare una grande mano. Io, se stesse bene, lo metterei subito e poi magari farei subentrare Dele-Bashiru; servono calciatori di riferimento, poi Vecino da un’opzione più, con le palle alte in area. Se sta bene 4-5 gol dai calci piazzati me li aspetto da lui quest’anno.
Il modulo
Occorre uno spartito che tutti possono interpretare. Il calcio è cambiato, mi sembra si sia rimasti un po’ indietro: serve far giocare gli uomini migliori e metterli nelle condizioni di esprimersi bene.
Sulla formazione titolare
Più che gli uomini, va cambiata la mentalità. Comunque sì, Sarri domenica potrebbe cambiare qualcosa: Lazzari-Marusic, Rovella play davanti alla difesa e credo che anche Dele sia a rischio; davanti mi aspetto la stessa squadra a meno che non metta Pedro dal 1′, ma ci credo poco.
Sul centrocampo
Belahyane non so quanto spazio troverà. Se Sarri ha grande fiducia in Cataldi e Vecino non è disponibile, potrebbero interagire Rovella e Cataldi che danno meno attacco alla profondità ma poi ho Zaccagni che potrebbe accentrarsi. Guendouzi magari ha più libertà di andare, poi in fase di non possesso le due mezzali possono andare a chiudere le linee
Il livello mentale
A livello mentale devono scattare fame, voglia e orgoglio. Deve scattare qualcosa anche da parte dello staff tecnico; insieme ai giocatori si devono mettere in discussione di tutti. Se non c’è l’espetto mentale, manca tutto; è fondamentale.