Piemonte: “Avremmo meritato la poule scudetto. Lazio? La scelta più giusta”
Le dichiarazioni dell’attaccante della Lazio Women ai microfoni di LSC

Il rapporto con le compagne di squadra
Rapporto in campo con Le Bihan? Abbiamo creato una sintonia importante, è più tecnica e più calma di me. È un qualcosa che ti fa lavorare meglio nelle partite, una persona come lei che ha esperienza è riuscita a darmi tranquillità. Anche con Visentin, con Zanoli e Oliviero. Sicuramente inizialmente era capire, il mister ha un’impronta importante. Non riuscivo a entrare nei meccanismi, qui c’è più movimento ed è più divertente. C’è stato un confronto col mister che mi ha detto ‘stai li e lavora’ e piano piano ho capito il suo lavoro. È stato continuo e a livello mentale importante. Per me la prerogativa non è fare 200 gol, ma aiutare la squadra a livello fisico e aver fatto entrambe le cose mi rende contenta.

La scelta di venire alla Lazio
Cosa ho imparato quest’anno? È stata una scelta difficilissima venire alla Lazio, ma la più giusta. Avevo altre offerte dalle big, ma è stato scegliere casa. Essendo una persona istintiva, sempre a mille e mai contenta, la squadra e il direttore mi sono stati vicino e mi porto a casa il saper gestire questa mia energia che spesso è stata un problema. Un errore che non devo fare in futuro? Perdere le staffe per voler aiutare troppo, devo fare il mio e stare tranquilla senza perdermi. Se ci sentiamo responsabili nei confronti delle ragazze della Primavera? Noi più grandi siamo responsabili, loro imparano da noi e vedono come ci comportiamo nelle partite. Sono stata anche io più piccola a vedere Panico e le grandi del calcio, sono delle ragazze bravissime con futuro importante. Pizzi, Gioia e Scaramuzzi, sono contenta che il mister gli abbia dato questo spazio perché se lo meritano.
La Nazionale e l’aiuto del mister
Nazionale? Come sempre è motivo d’orgoglio, indossare questa maglia dopo una stagione così alla Lazio il mio obiettivo è l’Europeo. Ora però bisogna pensare alla Nations League, spero Soncin me ne dia l’opportunità. Il lavoro fatto quest’anno col mister è stato importante e sono sicura riusciremo a arrivare pronte all’Europeo a cui spero di partecipare. Cosa mi ha insegnato Grassadonia? Stiamo ore in campo, spalle alla porta e attaccare gli spazi. La pressione soprattutto, fatta in maniera corretta. Sono tanti concetti che ha sempre martellato. Tante cose, dettagli soprattutto.