Dopo un lungo stop - che lo ha costretto a saltare già sette sfide di campionato - nel tentativo di guarire la pubalgia con la terapia conservativa, Niccolò Rovella ha scelto di sottoporsi a un intervento chirurgico. Ormai sono diverse settimane che la pubalgia attanaglia il giocatore e il trattamento conservativo non è bastato a risolvere la situazione. 

Rovella resterà indisponibile per altri 40-45 giorni dopo aver deciso negli ultimi giorni di sottoporsi a un intervento chirurgico e cercare di risolvere in maniera definitiva questo problema fisico. Una tegola davvero pesante per Sarri, che potrà veder tornare il centrocampista soltanto nel mese di gennaio.

A commentare questa complessa situazione, è intervenuto ai microfoni di Radiosei il dottor Pino Capua.

Pino Capua a Radiosei

Quando si parla di un problema di salute, qualsiasi esso sia, si entra nella sfera personale: ognuno ha i suoi pensieri rispetto ai percorsi da seguire per guarire. Per i calciatori la pubalgia è una vera e propria rogna, può esserci e sparire, dipende da piccole dinamiche posturali, da una serie di piccoli meccanismi. 

Un ragazzo giovane, centrato come Rovella, ha avuto diversi incontri con specialisti, ne ha parlato anche con me: ognuno gli ha detto la sua ed è possibile che sia entrato in confusione.

Assolvo il giocatore e, più in generale, non è colpa di nessuno: il tentativo della terapia conservativa è corretto. Lo avevo incontrato tempo fa allo stadio e mi disse che si sarebbe fatto operare, poi non è accaduto. Non dobbiamo fare critiche o dare giudizi in questi casi. Purtroppo si è perso del tempo, è vero. L’intervento è semplice, mi auguro possa guarire e rientrare presto.

Ormai nel calcio moderno lo staff medico del club è importante ma relativamente: i giocatori sono delle industrie e si fanno curare dove vogliono.

Quando rientrerà secondo Pino Capua

Tempistiche? Dopo l’intervento occorre un primo momento per far chiudere la sutura, parliamo di 10-15 giorni, poi può riprendere piano piano ad allenarsi. Per il rientro in campo occorrono un paio di mesi.

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