Ieri sera all'Olimpico contro il Porto (2-2), il giocatore biancoceleste Luis Alberto cercava la rete e ha avuto la chance a inizio ripresa: "Mi dispiace per la squadra e per i nostri tifosi". Cercava il gol, forse con troppa foga, lo aveva confessato due giorni fa a Formello. Si è preso le colpe dell'eliminazione, magari esagerando, anche se in avvio di ripresa si è ritrovato il pallone buono per riportare la Lazio in vantaggio e lo ha messo fuori. Poi ci ha provato altre tre volte e ci si è messo anche l'incrocio dei pali a respingerlo. "Sono triste" ha confessato Luis Alberto nella notte dell'Olimpico.  E' stato ancora più esplicito in tv. "Sono arrabbiato con me stesso, non posso sbagliare così tante occasioni. Mi dispiace per non aver regalato la qualificazione ai nostri tifosi e alla squadra. A Oporto, come in questa sfida  di ritorno, avremmo meritato molto di più.  Volevamo il passaggio del turno e mi sento responsabile. Dispiace perché avevamo tanta voglia di andare avanti". La Lazio è uscita tra gli applausi. E' stato un bel segnale in chiave futura. "Quando giochiamo così, possiamo giocarcela alla pari contro ogni squadra. Domenica ci sarà una partita importantissima e credo dirà tanto sul nostro campionato. Recupereremo Zaccagni, Pedro ha giocato al 50% ed è stato anche difficile  con tutti gli infortuni che abbiamo avuto in queste settimane". Sarri ha conquistato il gruppo. Si divertono, hanno cominciato a giocare bene. "Ci siamo confrontati tante volte - ha ricordato Luis Alberto - Ora la squadra lotta fino alla fine. Se il secondo gol fosse arrivato due minuti prima saremmo rimasti in campo a giocarci i supplementari". Fonte: Corriere dello Sport

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CorSera | Immobile, gol da record ma non basta