Dopo otto anni, domani per la Lazio sarà il primo derby senza Milinkovic. Il gigante serbo sapeva esaltarsi in una partita così vibrante (3 gol, 3 assist e spesso prestazioni di alto livello), non a caso era uno dei più temuti dalla Roma. In questo avvio di stagione la mancanza del Sergente — in Arabia dalla scorsa estate — si è avvertita, eccome, soprattutto quando bisognava scardinare difese chiuse, ma la squadra sta imparando nuovi meccanismi per sostituire Milinkovic nel modo migliore. In particolare, Sarri è soddisfatto del rendimento di Guendouzi, l’uomo che domani giocherà nel ruolo del serbo, mezzala destra con compiti di copertura e licenza di inserirsi in area. Il francese ha già conquistato i tifosi con la sua aggressività, il dinamismo, la capacità di impegnarsi nel pressing senza perdere qualità. Queste partite, poi, si adattano al suo carattere di combattente, lo ha già dimostrato — ai tempi dell’Arsenal — nei vari derby di Londra. Dopo una vittoria contro i “nemici” del Tottenham, Guendouzi festeggiò per le strade della città insieme ai tifosi dei Gunners. D’altronde il 24enne Mattéo, pur essendo cresciuto nella periferia parigina da genitori emigrati dal Marocco, era innamorato dell’Arsenal fin da bambino. Guardava incantato con il papà le partite di Henry e Vieira e sognava.

Qualche anno dopo, il centrocampista si ritrova a giocare un derby ancora più bollente. Ci ha messo poco per capire la rivalità tra Lazio e Roma, tifosi e compagni gliene parlano dal primo giorno nella Capitale, ora è curioso di vivere la sfida da protagonista. In pochi mesi si è lasciato coinvolgere dalla passione biancoceleste, si è fatto fotografare sorridente sotto la Nord con l’aquila Olympia che osservava un po’ perplessa quella massa di capelli che caratterizza l’immagine del monello francese. E ne sintetizza l’originalità. Sarri gli chiederà di arginare i bollori, in questa partita la lucidità fa la differenza. Nello stesso tempo, la “faccia tosta” di Mattéo, quella che colpì il Comandante già nel debutto di Napoli, può essere molto utile in una corrida del genere. Proprio al Maradona gli annullarono un gol regolare, poi ha colpito un paio di legni, così il francese deve ancora segnare la prima rete in biancoceleste ed è inutile aggiungere quando vorrebbe sbloccarsi.

Niente bis invece per Zaccagni, che decise l’ultimo derby con un suo gol. Distrazione del collaterale esterno del ginocchio destro per l’attaccante, che rischia uno stop di tre settimane e quindi dovrà saltare anche la Nazionale. In azzurro non ci sarà nemmeno Ciro Immobile, non convocato dal ct Luciano Spalletti. Tornando a Zack, al suo posto domani giocherà Pedro, mentre in difesa Marusic ieri si è allenato e quindi dovrebbe giocare a destra, con Hysaj dall’altra parte. È tornato a lavorare con il gruppo anche Casale, che andrà in panchina. A riposo Luis Alberto, ma nel derby ci sarà. Dubbio in regia: duello Vecino-Rovella, con Cataldi terzo incomodo. Oggi niente conferenza stampa per Sarri e Mourinho: il silenzio prima della tempesta.

Lo riporta La Repubblica.

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