A pranzo o subito dopo l’allenamento del pomeriggio, di certo non agli orari notturni usati in passato per vedere Simone Inzaghi che era uno di famiglia. Oggi va in scena un primo vertice tra Lotito e Sarri per cominciare a progettare la nuova stagione a meno di impegni dell’ultima ora del presidente. Ci sarà anche il ds Tare, un incontro a tre fondamentale per sciogliere i nodi e normalizzare rapporti che all’esterno sembravano freddi ma in realtà erano solo «normali».

Sarri e Tare hanno visioni diverse su alcuni giocatori ma entrambi lavorano per la Lazio e, ultimamente, si sono riavvicinati soprattutto durante le serate trascorse in trasferta. Serve una sintesi, Lotito ha il compito di mediare perché vuole tenere Sarri e non vuole privarsi del dirigente che lavora al suo fianco ormai da tanti anni. È un passaggio fondamentale anche se sicuramente non sarà un incontro decisivo perché il mercato di gennaio aveva segnato un punto di non ritorno così come le critiche pubbliche del tecnico nei riguardi del lavoro del club. Lotito ha chiuso la semestrale, è pronto a risolvere i problemi legati all’indice di liquidità ma è fuor di dubbio che pure l’allenatore deve venire a patti con la società: c’è una squadra da rifondare. Sarà accontentato ma si dovrà «accontentare» in qualche caso perché 7-8 giocatori da prendere per la Lazio sono una montagna da scalare considerando il modo di operare sul mercato.

Il presidente vuole avere la certezza della permanenza di Sarri che entro maggio potrebbe esercitare una clausola onerosa (sulla cifra reale ci sono varie versioni) e andare all’estero. Sarà questo il primo scoglio da superare con il tecnico intenzionato a restare ma pretende garanzie. Una mano di poker dove tutti devono fidarsi di più degli altri presenti al tavolo. In ballo c’è il bene della Lazio e un progetto che non può essere abortito ai primi vagiti. Sul mercato si conoscono i ruoli da rinforzare: un paio di portieri, due difensori centrali, un terzino sinistro, un regista e il vice Immobile.

Se partirà Milinkovic per il quale si sta aprendo una vera e propria asta con Manchester United, Psg e Juventus in fila per prendere il serbo, ci sarà bisogno di una mezzala di qualità, con Luis Alberto ora al centro del progetto tecnico ma sempre sensibile al possibile ritorno al Siviglia. A quel punto, sarebbe una rivoluzione con un centrocampo totalmente nuovo ma sono solo ipotesi perché, di questi tempi, Sergej e il Mago sono spesso coinvolti in voci di mercato e, poi, rimangono nella Capitale. E questo, spera Sarri e i tifosi legati ai due giocatori, soprattutto al talento serbo.

Tant’è, tanti i nomi in ballo da Romagnoli e Casale a Maxime Lopez (il preferito del tecnico per sostituire il partente Leiva), a centrocampo Allan, se si svincola, e Vecino, libero da giugno, altre possibili piste di elementi già pronti. In attacco il napoletano Mertens, solo per citare quelli che saranno liberi tra due mesi. Quest’ultimi tutti sopra la trentina ma servono anche giovani da valorizzare. Fronte rinnovi: Tare è pronto a fare una proposta a Raiola per prolungare l’accordo con Patric che è apprezzato molto da Sarri. L’agente è lo stesso di Romagnoli, facile prevedere un accordo generale per entrambi se si riuscirà a riportare a casa uno che non ha mai nascosto la sua passione per i colori i biancocelesti. Tanti scenari ma prima di tutto bisogna certificare la voglia di Lazio di Sarri e la voglia di Sarri di Lotito: solo dopo si farà la nuova Lazio. Il Tempo/Luigi Salomone

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