I numeri, prima: fino a novembre solo 90 minuti in campo, da difensore centrale, nella disfatta di Verona (4-1). Poi, da dicembre a febbraio, 8 presenze con 432 minuti collezionati, soprattutto da terzino sinistro, con prove convincenti a discapito dei suoi 35 anni e mezzo. E 3 partite (Salernitana, Udinese e Atalanta) le ha saltate perché indisponibile (isolamento), altrimenti avrebbe aumentato la sua presenza in campo.

Dopo tre mesi nel dimenticatoio di Sarri, Radu ha riconquistato la fiducia del tecnico e ha ribaltato le gerarchie a sinistra nei successivi tre. Tanto che ha già firmato il rinnovo di contratto, attualmente in scadenza a giugno: la firma c’è, va solo depositato. Quantità ma anche qualità per un giocatore che, ormai a fine carriera, si è riadattato con successo come terzino dopo anni di ‘braccetto’ sinistro nella difesa a 3 di Inzaghi. A oggi è lui il titolare a sinistra, superato il fedelissimo di Sarri, Hysaj, che invece - dopo averle giocate quasi tutte - vive un momento di appannamento.

Con tutto il rispetto per Radu, se un giocatore che a ottobre spegnerà 36 anni è tornato titolare in una squadra che vuole ambire all’Europa significa che qualcosa non va. Sarri lo sapeva, non è un segreto che abbia chiesto a gennaio un rinforzo a sinistra. La società ha tesserato Kamenovic, 21enne serbo mancino di piede, che può giocare in quella posizione ma non piace al tecnico, che l’aveva già bocciato durante il ritiro estivo. A giugno, se dovesse continuare il matrimonio tra Sarri e Lotito, la società dovrà accontentarlo. Il sogno del Comandante è Emerson, in prestito dal Chelsea al Lione. Arrivarci è difficile, ma non impossibile. TuttoMercaoWeb\Riccardo Caponetti

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