Non c’è tempo di guardarsi alle spalle. Dopo il pari “beffa” di mercoledì pomeriggio in casa della Sampdoria, per la Lazio è già tempo di tornare in campo. Questa sera, alle 20:45, è in programma il secondo big match della stagione: allo Stadio Olimpico di Roma arriva il Napoli di Luciano Spalletti, anche lui reduce da un pareggio. Entrambe le squadre, a quota 8 punti in classifica, vanno a caccia di riscatto. In vista del match tra biancocelesti e azzurri, la redazione di LazioPress.it ha intervistato, in esclusiva, il doppio ex Raffaele Sergio. L’ex difensore ha vestito prima la maglia della Lazio, disputando tre stagioni dal 1989 al 1992, poi quella del Napoli per un paio di stagioni, dal 1997 al 1999. Inoltre, in Italia, ha indossato anche le maglie di Udinese e Torino, con cui ha vinto una Coppa Italia nel nella stagione ‘92/’93.

 

Facciamo un passo indietro: una buona Lazio viene beffata nel finale in casa della Sampdoria, cosa è mancato ai biancocelesti per portare a casa i tre punti?

“Un pizzico di fortuna. La partita è stata condotta bene, è normale che l’episodio ha dato qualcosa di negativo, ma secondo me bisogna guardare il lato positivo: continuità di risultati, prestazione buona, la squadra sta prendendo sempre di più consapevolezza dei propri mezzi. Guardiamo positivo e pensiamo alla prossima”.

La squadra di Sarri è partita comunque bene in campionato, raccogliendo 8 punti sui 12 disponibili. L’obiettivo è migliorare la passata stagione: questa squadra può fare meglio del 5° posto?

“Io credo di sì. Sono stati presi calciatori duttili ai vari ruoli, la società ha seguito le indicazioni date da Sarri. Manca qualcosa come ruoli, visti i tanti impegni sia in campionato che in coppa. C’è sicuramente un anno di lavoro dietro dopo il cambio di ciclo, è naturale che ci voglia un po’ di tempo, ma la Lazio può senz’altro migliorare la posizione dell’anno scorso”.

Si è chiuso il calciomercato, la Lazio ha cambiato tanto quest’estate: che voto dà al mercato dei biancocelesti? Manca ancora qualcosa o la rosa può considerarsi al completo?

“Io penso che sarebbe servito un attaccante di peso, oltre al terzino sinistro. In una partita, cambiare in corsa, anche per Sarri poteva essere utile un’alternativa in più. È stato fatto comunque un ottimo mercato”.

Dopo le vittorie con Verona e Monza, il Napoli ha raccolto 2 punti nelle ultime 2 gare con Fiorentina e Lecce. Come si spiega il pareggio casalingo contro i giallorossi? Come valuta nel complesso l’inizio di stagione del Napoli?

“Il Napoli ha cambiato ciclo, quest’anno sono cambiati tanti giocatori, ha abbassato il monte ingaggi. Sono stati presi giocatori di notevole spessore. Gli azzurri possono arrivare tra le prime quattro in maniera molto positiva. Sono convinto che ha acquistato giocatori di grande qualità, solo che, in questo momento, a Napoli c’è il brutto vizio che, qualsiasi risultato che non arriva attraverso la vittoria, è visto come una cosa negativa. Ci sono giocatori nuovi, si devono integrare, penso ci voglia tempo. A livello tecnico, sono state fatte ottime scelte”.

Anche il Napoli ha cambiato tanto sul mercato in questa sessione, tra la cessione di tanti “big” della rosa e l’arrivo di nuovi volti. Il Napoli è più forte della passata stagione? Qual è l’acquisto che lo ha sorpreso di più in questo inizio?

“Sicuramente Kvaratskhelia, Giuntoli ha fatto un capolavoro. Ha preso un giocatore giovane con ampi margini di miglioramento, ad un prezzo molto accessibile ed ha sostituito Insigne nel migliore dei modi. Sotto l’aspetto tecnico ed aziendale, il Napoli ha fatto un ottimo mercato. Come la Lazio, è una società molto oculata sotto questo aspetto. È normale che tutti si aspettano il colpo a sorpresa, ma penso che queste due società ragionino quasi alla stessa maniera, guardare bene i conti e mantenere la squadra ad un livello alto. Molte volte dispiace per i tifosi, ma di questi tempi, avere una società forte, è un aspetto positivo”.

Questa sera ci sarà Lazio-Napoli, secondo big match della stagione per entrambe le squadre: che partita ci dobbiamo aspettare?

“Una partita aperta, tra due allenatori che vogliono un calcio offensivo. Io penso sia una sfida da tripla, nessuna delle due si accontenterà del pareggio. È difficile fare un pronostico, vengono entrambe da un buon momento di forma. Il Napoli ha fatto qualche passo indietro però, se recupera tutti i giocatori, sono convinto che possa fare qualcosa di importante”.

La Lazio, in questo inizio, ha mostrato una buona solidità difensiva. Ha subito 3 gol, due da calci piazzati ed uno ieri su azione dopo la sostituzione di Romagnoli. Da ex difensore, qual è il suo pensiero sulla retroguardia biancoceleste: tra arrivi e partenze, è più forte dell’anno scorso?

“La scorsa stagione aveva pochi giocatori nel reparto. La Lazio quest’anno ha fatto un passo in avanti, ha preso giocatori importanti dietro, di qualità. Ha rinforzato un reparto in cui aveva grossi problemi. In questo momento invece ha anche alternative valide in difesa, che è la cosa più importante. Per me, rispetto all’anno scorso, dove mancava numericamente di uomini in fase difensiva, la Lazio si è rinforzata. Quest’anno è stata data un’impronta importante”.

Dopo 4 giornate, l’equilibrio sembra avere la meglio, con le prime 7 del campionato in soli 2 punti. C’è una squadra che l’ha sorpresa di più in questo inizio?

“Non tutte. Forse ha un passo indietro la Juventus, ma se recupera tutti i giocatori che sono fuori, e riesce a tenere testa fino alla pausa invernale, sarà la squadra che, tecnicamente, e per gli acquisti fatti, verrà fuori alla lunga. Ora stanno facendo fatica a causa dei tanti infortuni, ma i bianconeri hanno fatto un grande mercato, hanno preso giocatori di spessore e di personalità”.

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