Il primo reale vertice a tre, fra Lotito, Fabiani e Tudor, è andato in scena ieri dopo pranzo, alle 15 in ritiro a Formello: «Fino a ieri non ci avevo parlato, lo avevo solo visto sabato insieme alla squadra. Il tecnico ha un contratto fino al 30 giugno 2025, non c’è quindi nessuna urgenza di un rinnovo - ci assicura il patron - e non mi ha detto che se ne vuole andare o abbia titubanze a proseguire il rapporto». 

Tudor nel post Lazio-Sassuolo

Igor vuole però sentirsi al centro del progetto, avere voce sulle scelte di mercato, è stato rassicurato. I precedenti di Sarri non lo tranquillizzano, il croato deve decidere se fidarsi oppure cedere ad altre corteggiatrici in agguato: «A me non cambia nulla avere un anno o tre di contratto - assicura infatti l’allenatore nel post gara col Sassuolo - e non cambia nemmeno allo spogliatoio. Piuttosto ho parlato un po’ con la società e parleremo ancora per costruire la squadra migliore possibile in ogni reparto. Io mi sono adattato, ora la rosa va adattata al mio calcio. Qui lo scudetto si è vinto nel 2000, le ambizioni ci sono. Io indico la strada, voglio giocatori forti e il presidente sembra intenzionato ad allestire un bell’organico». 

Il piano mercato della Lazio per la prossima stagione: vertice Lotito-Tudor

È stato stilato un piano. È andato via Felipe Anderson (già bloccato il sostituto Tchaouna a Salerno) e Luis Alberto ha un accordo con l’Al-Duhail da 8 milioni l’anno, ma serve la firma di Lotito sui documenti del divorzio: «Sta facendo tutto lui. Ha un contratto per altri 4 anni. Se vuole andare via, deve portare i soldi che vogliamo. Di certo non lo diamo gratis come ha paventato lui pubblicamente. Una società quotata in borsa potrebbe chiedere i danni per questo». Già rifiutati 11 milioni, bisogna arrivare almeno a 15, perché il 25% spetta al Liverpool. 

Tudor vuole Kamada

Tudor non vuole rinunciare a Kamada, nemmeno il patron: «Daichi ha detto di voler restare, ora deve dimostrare di essere serio». Il giapponese chiede l’aumento a 3,5 milioni, gli agenti sono in arrivo, giovedì scade l’opzione triennale a suo favore per il rinnovo. La Lazio non può accontentarlo su un nuovo accordo senza il Decreto Crescita, ma sta lavorando sui bonus. Poi bisognerà fare i conti con altri scontenti a Formello, Guendouzi e Romagnoli per esempio. Potrebbe servire almeno una cessione eccellente per reperire le risorse per accontentare Tudor. Ma Lotito ostenta ottimismo: «Il 31 maggio vi accorgerete quanto sta bene la Lazio, in attivo di 35 milioni sul bilancio, con un patrimonio netto positivo». 

Il Messaggero, Alberto Abbate
 

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