Il rapporto tra le squadre di Serie A con i propri tifosi non può che essersi evoluto negli ultimi anni dati i grandi passi in avanti del digitale e gli strumenti a disposizione sempre più multimediali e volte a una maggior partecipazione proprio da parte del pubblico e dei tifosi. Non è un caso che il tema della comunicazione sia uno dei più discussi anche in ambito sportivo: una strategia che tende ad assumere anche dei caratteri diversi in base a quali siano le piattaforme prese in considerazione e, dunque, le varie fasce d'età e le abitudini che i fruitori hanno. Ne è un caso TikTok, dove già da diversi mesi i profili delle varie squadre pubblicano contenuti originali o comunque di un'impronta ben diversa rispetto a ciò che può essere pubblicato su altre realtà.

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Il tifo in Italia e l'importanza dei numeri

Il rapporto con il tifo si è dunque stretto e ciò ha portato a delle conseguenze non banali: un tema che si è infatti sviluppato in parallelo con queste evoluzioni è quello assai discusso sulla quantità/qualità del tifo. Non è un caso che già da tempo sono circolati dati di ogni tipo, dal "semplice" numero dei tifosi, ipotizzato in merito alla presenza allo stadio o ai numeri social, fino a vere e proprie cartine che hanno chiamato in causa i Big Data sulle preferenze dei cittadini tramite Facebook, come nel caso proprio di Roma con una cartina che diventò virale in poco tempo in cui veniva assegnata la preferenza tra Lazio e Roma in tutta la città. Insomma, in un'epoca digitale come questa i numeri sono quanto mai importanti, sicuramente, e un lavoro sulle "dimensioni social", attive (pubblicazioni di contenuti) e passive (followers e numero di interazioni) è stato già fatto. Rientra nel processo di costruzione di un ipotetico numero di tifosi da assegnare a ogni squadra.

Le interazioni social

Tra le varie modalità a disposizione per poter elaborare dei dati ve ne è una che permette di mettere in rilievo l'interazione effettiva da parte degli utenti che numericamente compongono il totale di followers delle varie squadre, creando così un punto di partenza da cui poter trarre le riflessioni più svariate, dall'effettivo attaccamento dei tifosi presenti su quel social alla società presa in considerazione fino alla qualità dei post dei profili stessi che conseguentemente inducono i propri followers a interagire tramite dei like o dei commenti. Naturalmente bisogna partire dal presupposto che i numeri che verranno presi in considerazione possono contenere un margine di errore per alcuni motivi forse banali ma che è giusto ricordare: alcune interazioni, i commenti i più comuni in questo senso, possono provenire anche da utenti non tifosi di quella squadra distorcendo così, seppur limitatamente, i dati presi in considerazione. Inoltre si tratta di elementi che sono in continuo aggiornamento, essendo quello dei social un mondo in cui l'interazione avviene costantemente ed il momento particolare di una squadra può influire. Anticipiamo infatti che il Napoli è nei primi posti di questa classifica e il motivo potrebbe essere anche il trionfo avvenuto in Serie A dopo 30 anni. In più il metodo utilizzato per ricavare il coinvolgimento dei profili social è unico, ma gli elementi a cui viene dato maggior peso possono variare da metodo a metodo. Esistono infatti, su Internet, diversi "calcolatori" di questo tasso, e tutte portano a dei risultati tra loro molto vicini ma comunque diversi. Non cambiano però i risultati cui siamo giunti.

Come si calcola il coinvolgimento e i social presi in considerazione

Il tasso di coinvolgimento, in percentuale, si calcola facilmente: basta infatti rapportare il numero di interazioni con quello dei followers e moltiplicare poi per 100. Proprio sul primo di questi elementi vi è maggior discussione: di social in social, infatti, varia in base alla conformazione della piattaforma e, in alcune situazioni, si tende a dare più peso ad alcune interazione piuttosto che ad altre. Il social preso in considerazione per questo calcolo, tanto per la sua rilevanza e crescita negli ultimi anni quanto per l'utilizzo coerente che ne fanno le squadre di Serie A, quelle prese in considerazione per questa analisi, è Instagram. La multimedialità e le molte possibilità offerte da questa piattaforma la ha infatti classificata come il mezzo preferito da moltissimi club del nostro campionato e non solo. L'importanza che si dà alle pubblicazioni, che varia da foto a video, ma anche grafiche o altri contenuti volti sempre di più a rompere ogni parete col tifoso. Twitter rappresenta, invece, un caso particolare dato dall'utilizzo che ne fanno i club e il motivo verrà spiegato nel paragrafo dedicato.

 

Le squadre con il coinvolgimento più alto

Per calcolare questo tasso abbiamo dunque usufruito di alcuni calcolatori che tra di loro fornivano risultati con un margine minimo di differenza e, dunque, continui tra di loro e utili per fornire un'idea di questa ricerca effettuata. I siti presi in considerazione in particolare sono trendHERO e Inbeat.co, ma per scrupolo alcuni risultati sono stati verificati anche su altri portali quali Collabstr e Pathsocial. Questi hanno evidenziato, seppur con delle minime differenze non tali da ribaltare questa classifica, alcuni elementi. Magari accennare a qualità piuttosto che quantità di una tifoseria è esagerato. Ma sicuramente sono dati che possono portare a degli spunti interessanti. A primeggiare questa classifica sono Lazio e Bologna, con un punteggio molto simile e alto rispetto agli standard di questa classifica: i biancocelesti oscillano tra 1,45% e 1,70%, mentre i romagnoli tra 1,65% e 1,66%. In questo caso, tuttavia, può essere utile affidarsi alla differenza nel numero effettivo di followers, che tra Lazio e Bologna è di circa 800.000 utenti a favore dei biancocelesti. Segue il Napoli, che si attesta a un gradino più in basso rispetto alla Lazio, con un valore che oscilla tra 1,45% e 1,51%. Dopo queste tre squadre, il distacco con gli altri club si amplifica: prendendo in considerazione le prime 10 del campionato, infatti, troviamo poi  la Roma, intorno all'1,02%, e il resto, compreso milanesi e Juventus, sotto la soglia dell'1%. Il Milan passa tra lo 0,65% e l'1%, mentre l'Inter si attesta allo 0,51%. Atalanta e Fiorentina si trovano rispettivamente intorno allo 0,57% e lo 0,80%. Ancora sotto, al penultimo gradino, si stabilizza l'Udinese con un totale di 0,30%, un valore, l'unico, che tra tutti i calcolatori consultati ha dato un risultato non continuo. L'ultima in questa classifica è la Juventus, che risulta essere sia la più seguita del nostro campionato, con 58,8 milioni di followers, ma anche quella con meno interazioni: oscilla infatti tra lo 0,16% e lo 0,18%. Ripetendo che un margine di errore è impossibile non ci sia, dato il continuo flusso di interazioni, si può affermare che quella della Lazio sia anche una delle realtà social con più interazioni.

Tifosi della Lazio

La classifica

Prendendo dunque in considerazione le prime 10, la classifica è la seguente:
  • Lazio - 1,45%-1,70%
  • Bologna - 1,65%-1,66%
  • Napoli - 1,45%-1,51%
  • Roma - 1,02%
  • Milan - 0,65%-1,05%
  • Fiorentina - 0,72%-0,85%
  • Atalanta - 0,55%-0,58%
  • Inter - 0,51%
  • Udinese - 0,30%
  • Juventus - 0,16%-0,18%

Twitter, un caso particolare

Un social a cui le squadre di Serie A non possono proprio rinunciare è sicuramente Twitter. La possibilità che offre di raggiungere un pubblico ampio in poco tempo, grazie ai flussi che si creano e al sistema di retweet che aumenta le possibilità di divenire virali, la mantiene una piattaforma in voga da anni nella comunicazione delle varie società del nostro campionato. In questo caso il procedimento è lo stesso, con una particolarità che non rende l'idea di ciò che stiamo cercando per due motivi: il primo riguarda il numero di interazioni che si prendono in considerazione, che tra likes, retweet e commenti non vi è uniformità in base al contenuto. Basti pensare che diverse squadre utilizzano Twitter per fare la cronaca live delle gare o delle conferenze, postando così elementi che non hanno la stessa partecipazione di altri contenuti quali video o foto. Per cui il numero di tweet pubblicati è ampio rispetto a quella che può essere un'interazione attendibile da parte dei tifosi. Bisognerebbe prendere in considerazione solamente i post contenenti video, foto o comunque elementi che richiamano una partecipazione più solida. Nel caso di questi, però, subentra il secondo problema: come accennato prima, grazie anche ai retweet, alcuni elementi tendono a diventare virali rientrando in un flusso di post in cui non sono presenti solo i followers, e dunque presumibilmente i tifosi, ma qualunque utente appartenente al social. Facendo comunque il calcolo tenendo conto di tutti gli elementi, ci accorgiamo come l'indice di attività sia molto basso in tutti i casi. Il più alto è il Napoli, che domina anche questa di classifica, con lo 0,18%. Le altre squadre sono stabili tra lo 0,02 %, in cui rientrano ad esempio Fiorentina e Juventus, e lo 0,04 di Inter e Milan. Lazio e Roma si trovano, infatti, allo 0,03%.

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