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Attore, regista e genoano doc, Ignazio Oliva è uno di quei volti noti del cinema italiano che non ha mai nascosto il proprio legame viscerale con la città di Genova e, soprattutto, con il Grifone. Noto per le sue interpretazioni televisive in Braccialetti rossi, o The Young Pope di Paolo Sorrentino, affiancando Jude Law, o sul grande schermo prendendo parte in giovane età alla famosa pellicola Io ballo da sola di Bernardo Bertolucci, prima di essere diretto da alcuni registi nostrani come Federico Moccia, Maria Sole Tognazzi, o Vittorio Moroni, tra gli altri, e proseguire la sua carriera anche sul fronte cinematografico.

Di seguito l'intervista a Ignazio Oliva in esclusiva ai nostri microfoni, in vista della prossima trasferta dei biancocelesti al Marassi, dove affronteranno lunedì 29 settembre il Genoa di Patrick Vieira.

Lei è notoriamente un tifoso del Genoa, si può dire che ha “il Genoa nella pelle”. Come è nata questa passione per i colori rossoblù?

Sì, è proprio così, sono genoanissimo! A Genova, come a Roma, è una città di derby, ma non è solo quello. Il Genoa è una filosofia. Il Genoa non vince niente da tantissimi anni, 50, 60, 70… quindi riuscire a restare tifosi del Genoa non è facilissimo

Qualunque altro giovane cambierebbe squadra, noi non lo faremmo mai. Per noi è una questione di identità, di storia, che comunque, nonostante navighiamo sempre in acque basse o comunque in acque non felici, siamo fedelissimi e appassionatissimi. 

La mia passione per il Genoa è nata da bambino. Mio papà è genoano, ma non è uno sfegatato, è molto sportivo: di quelli che dicono “Ah vabbè ma anche se vince la Sampdoria va bene per la città, fa bene alla città”. Invece io sono molto più campanilista, molto più uomo da derby, è una bella rivalità, le stracittadine hanno questo valore aggiunto.

Io vivo a Roma da una vita e devo dirti che è molto simile, c'è una unica grande differenza: Genova è una città molto più piccola di Roma e quindi è un po' come vivere a Siena con il palio. Noi siamo noi, così come i “multicolor”, non li nomino…"i multicolor ciclisti". Durante tutto l'anno ci sono spesso e volentieri degli sfottò. Da voi quando uno perde il derby, l'altro festeggia e finisce lì, noi facciamo i funerali quando la Samp va in C, loro lo fanno a noi quando andiamo in B, oppure quando hanno perso la Coppa Campioni, indimenticabile, tanti anni fa con Ronald Koeman (goal dell'olandese ai tempi supplementari nella finale della Coppa dei Campioni nella stagione 1991/92, che portò il Barcellona a vincere il titolo a discapito della Samp, che incassò la rete della sconfitta al 112' su calcio di punizione, ndr).

In quell'occasione la città era deserta con tutte le bancarelle, pronte per la serata con le bandiere e le sciarpe della Samp. Alla fine tutta la città si è riversata giù per festeggiare la sconfitta della Samp. In passato alla fine dei derby, negli studi degli avvocati si mandavano fax di sfottò, tra uno studio e l'altro. È una cosa che va oltre. Si diceva che i lavoratori dopo un derby vinto o perso, a seconda della sponda, si lavorava di più e meglio se si vinceva.

Parlando invece di campo, come valuti la stagione del Genoa fino ad ora?

Io ho visto tutte le partite, tranne quella con il Como. A me piace molto questo Genoa, abbiamo avuto molta sfortuna. Devo dirti la verità, sponda rossoblù ma anche abbastanza con la bruciacchiata, noi siamo obiettivi, non come a Roma specialmente nel lato giallorosso. Noi se giochiamo male, lo si ammette, se non vediamo undici giocatori che sudano ci incazziamo, ma siamo abbastanza onesti e obiettivi.

Quest'anno abbiamo avuto molta sfortuna devo dire perché la squadra c'è. L'unica partita che non mi ha convinto è stata la prima con il Lecce: il primo tempo era assolutamente a favore di Lecce, hanno giocato benissimo inaspettatamente, il secondo era nostro quindi risultato sacrosanto. A Bologna usciamo, come si dice a Roma, con una grande "rosicata" per quel rigore al 96esimo: è una rosicata per tutti, dubbio non dubbio, spalla non spalla, istinto non istinto, non entro nel merito, sono certo che se fossero state altre squadre a giocare, il rigore non l'avrebbero nemmeno chiamato dal VAR.

Dopodiché anche con la Juve non abbiamo giocato male, è ovvio la Juve è più forte. Nonostante i due punti che abbiamo e quindi siamo messi abbastanza male, però ho grande fiducia, un bel gruppo, una squadra secondo me migliore dell'altro anno e i frutti mi auguro che si vedranno.

Oggi il Genoa affronterà l’Empoli in Coppa Italia. L’arrivo di Patrick Vieira in panchina, dopo l’addio di Gilardino, sembra aver portato una nuova linfa: sei d'accordo?

A me Giardino piaceva, era un trascinatore, riusciva a fare bene il spogliatoio. Inevitabilmente parlano i risultati e quelli d'inizio stagione dello scorso anno purtroppo non c'erano.

L'arrivo di Vieira ha creato un po' di mugugni nella nostra gradinata e tra tutti i genoani perché eravamo comunque molto legati a Gila (Gilardino, ndr). Alla lunga io mi sono detto vediamo a fine campionato chi ha fatto più punti e alla fine Viera ne ha fatti di più. Quindi onore al merito, a me piace molto lui e quindi tutto sommato sono contento di averlo decisamente.

Guardando anche al mercato: sei rimasto soddisfatto dalle operazioni fatte dalla società oppure credi che si potesse intervenire meglio in qualche reparto?

Noi siamo una società piccola, non abbiamo i miliardi, quindi per quello che si poteva fare, mi sembra che abbiano lavorato bene. A me piace un sacco Carboni, è in prestito per carità, abbiamo confermato Norton Coffey che è un giocatore da tutto campo e mi piace tantissimo. Nella partita col Como a me piace un sacco Nico Paz, è veramente un campione, però alla fine della fiera se vai a vedere quella partita nei dettagli, Norton-Cuffy ha fatto 7 dribbling più di lui, ha corso più di lui, ha fatto assist più di lui ed è uno che sta dietro, cioè non è certo un attaccante.

 Anche i nuovi inserimenti, come questo Ellerson, mi convincono. Io sono abbastanza soddisfatto.

Mentre Colombo, che doveva essere sulla carta il nostro centravanti titolare, purtroppo ad oggi ancora non ha dimostrato di meritare la maglia. Non a caso non fa una partita intera dall'inizio alla fine, io mi auguro che si sblocchi perché le potenzialità ce l'ha, però io sto ad attendere, parlano i fatti.

Tra pochi giorni ci sarà una sfida importante contro la Lazio. I biancocelesti arrivano da un momento complicato: pensa sia il momento migliore per affrontarli, oppure temi una reazione d’orgoglio dopo le recenti sconfitte?

La Lazio avrà il dente avvelenato. Noi avremmo anche più fatica nelle gambe visto l'impegno in Coppa Italia. Ma è in dubbio che la Lazio avrà il dente avvelenato, d'altronde avete vinto un sacco di derby, ci sta anche perderne uno ogni tanto: l'altalena dei derby è così, lo so anche io e noi ne perdiamo parecchi da anni. 

Ho fiducia perché li ho visti giocare bene, sono messi in campo bene, mi piace come sta giocando, abbiamo avuto veramente tanta sfortuna, sicuramente avremo più fatica sulle gambe visto questa partita (partita di Coppa Italia contro l'Empoli, ndr).

Sarai allo stadio lunedì per sostenere il tuo Genoa dal vivo?

Purtroppo quest'anno no. Ma sarò sempre ovviamente nel settore ospiti a Roma, con il mio bello striscione con scritto “Roma” in rossoblù (ride, ndr). Per lavoro purtroppo non posso essere presente.

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