Lazio-Hellas, l'ex Zaccagni per interrompere il digiuno
Da Lazio-Bologna dello scorso novembre il capitano biancoceleste a Roma non trova la gioia del gol in Serie A

E' stata negativa per ognuno dei calciatori scesi in campo la prestazione vista ieri a Como, per una Lazio che è stata in sofferenza per tante porzioni di match. Pallino del gioco in mano ai padroni di casa e pochi guizzi nei pochi frangenti in cui la Lazio ha avuto l'opportunità di creare pericoli agli avversari: tra questi una palla interessante servita da Zaccagni al centro dell'area, dove Castellanos per poco non è riuscito ad intervenire. Troppo poco per una vittoria in Serie A, pochissimo per battere una squadra che come si vede da anni è destinata a palcoscenici ben più seri di una banale salvezza tranquilla.
Soffermandosi invece sui singoli, nell'ottica della prossima domenica capitan Zaccagni proverà da ex di giornata a tornare al gol all'Olimpico. Una sua marcatura in Serie A manca infatti a Roma dallo scorso novembre: la Lazio di Baroni affrontava il Bologna di Vincenzo Italiano, e l'espulsione di Pobega nella prima frazione di gioco mise in discesa una gara tutt'altro che semplice. Tre a zero il risultato finale del match, e fu proprio di Zaccagni la rete del raddoppio, che seguì il vantaggio di Gigot e anticipò la rete finale di Dele-Bashiru.
I numeri della scorsa stagione
Sei le reti dell'esterno ex Hellas siglate all'Olimpico tra Serie A ed Europa League nel corso della passata stagione. In campionato si sbloccò alla prima giornata contro il Venezia, per poi tornare a timbrare il cartellino a ottobre contro l'Empoli, oltre che nelle gare con Cagliari e Bologna in pieno novembre. Discorso diverso in Europa, tra le reti realizzate ai danni di Nizza e Real Sociedad, per un Europa League in cui saltò le trasferte di Braga e Plzen.
La prevedibilità non aiuta
Nel calo realizzativo di Zaccagni spesso c'è la sensazione che la prevedibilità dell'organico non aiuti. La fascia sinistra della Lazio, tra l'ex Hellas e Nuno Tavares, oggi è senza dubbio l'arma che più preoccupa qualsiasi avversaria biancoceleste. La sfida odierna sembra il riuscire a liberare questa catena, ma con un centrocampo piatto dal punto di vista realizzativo, facente parte di una fase offensiva che anche lo scorso anno si è mostrata a più riprese sterile, sembra essere un compito tutt'altro che semplice per Sarri. Attenzione dunque da spostare verso la fascia destra, che solo incrementando il proprio rendimento, tra Isaksen, Pedro e Cancellieri, potrebbe permettere a Zaccagni e Tavares di trovare nuovi spazi da aggredire.