Ci siamo lasciati col Bologna chiedendosi quali fossero le cause del blackout, che tipo di reazione si aspetta? "In queste due settimane ci siamo allenati a rango ridotti per cui è difficile capire come stia la squadra, il calcio attuale è questo che non mi appartiene. Tutti i mesi facciamo sette partite in venti giorni e praticamente si allenano più con le nazionali che con noi. Non siamo più di fronte al calcio ma è diventato uno show dove tutti cercano di spremere soldi agli appassionati, io sono vecchio e innamorato ad un altro tipo di calcio. Mi aspetto una reazione da uomini più che dà giocatori, a Bologna abbiamo fatto una partita superficiale con gol presi in modo imbarazzante fra palloni regalati e situazioni studiate e non applicate" Che tipo di partita ci dobbiamo aspettare domani tenendo conto che mancherà Acerbi? "E' casuale l'assenza di Radu, fino a poco tempo fa non mi dava la sensazione che stesse in grande forma mentre negli ultimi dieci giorni sta crescendo. Mi ha detto che dopo il covid ha avuto problemi nel recuperare e questo potrebbe aver condizionato visto che parliamo di una malattia ancora poco nota. In questo ciclo sarà dentro anche lui" Siamo all'ottava giornata, che peso dà a questa partita? "Ci sono tre punti in palio ma non può essere uno spartiacque specialmente per una società come la nostra che ha fatto una scelta di rottura. E' un anno di costruzione e transizione, gettiamo le basi per trovare la solidità e poi cercheremo di giocare un calcio che soddisfa tutti" Come sono rientrati i nazionali? "Ciro si sta allenando con noi e sta abbastanza bene, gli ha fatto bene stare fermo qualche giorno. Ieri ho rivisto i nazionali che si sono allenati con noi ma avevano ancora le scorie degli impegni con le nazionali, oggi è il primo allenamento vero" Dopo le nazionali le gare sono particolari, cosa si aspetta? "Ho sempre un timore perchè arrivano giocatori che si sono allenati e hanno giocato in modo e ruoli diversi da noi per cui non è scontato che subito possano tornare sui nostri binari. C'è un tasso di rischio per cui la gara con l'Inter può essere quella giusta" Quanto può crescere la Lazio? "Questa è una squadra che ha grandi margini di crescita, noi dobbiamo capire quando tempo ci servirà per crescere" Parlava di solidità, in cosa devono crescere Milinkovic e Luis Alberto? "Noi abbiamo un modo di difendere che presuppone la partecipazione di tutti i giocatori quindi nessuno può saltare un movimento e questo ci è mancato. Noi vogliamo condurre la partita e quindi non possiamo commettere certi errori collettivi e individuali. In questo momento dobbiamo concentrarci nei momenti di difficoltà" Per una partita così importante che campo si aspetta? "Si sono lamentati in tanto ma solo a me hanno risposto, saranno stati così gentili da replicarmi rispetto a Mourinho. Il terreno dell'Olimpico è scadente ed abbiamo avuto rassicurazioni che migliorerà" In questi anni capitava di staccare la spina, ha capito cosa succede alla Lazio? "Trovare una risposta univoca ad una problema mentale che coinvolge trenta persone non è semplice. Se cambiano gli allenatori e la problematica rimane significa che ci sta un problema, noi dobbiamo semplicemente lavorare senza fare concessioni a nessuno. Il lavoro è l'unica soluzione che conosco senno si rimane sempre nell'ambito di discorsi generici che hanno poco senso. In questi anni ho imparato che negli spogliatoi parlando pochi giocatori per cui è complicato capire cosa passa nella testa di tutti. E' un gruppo che ha momenti di superficialità, tutti parlano del derby come grande partita e invece è stata quella con la Lokomotiv, mi sono riconosciuto molto di più in questa gara che in quella con la Roma dove c'è stata personalità e palleggio pulito. Quello è il nostro obiettivo finale" Cosa pensa di Simone Inzaghi? "Credo zero al discorso degli scontri diretti fra allenatori perchè dipende sempre dal materiale che uno ha a disposizione. Ad Empoli avrò perso più scontri diretti rispetto al Napoli. E' un allenatore che ha fatto bene e che siede su una delle favorite per il campionato, ha fatto acquisti funzionali. Non posso parlare dell'Inzaghi uomo perchè non lo conosco, come allenatore mi sembra molto bravo" La mentalità può crescere attraverso l'innesto di calciatori? "Servono giocatori che sappiano trascinare i compagni e non solo uno di grande mentalità, in campo ci sono giocatori che sembrano avere personalità straripanti e nello spogliatoio non hanno quell'impatto" Che duello si aspetta domani? "Devo ancora capire chi faccio giocare io per pensare ai duelli che ci potranno essere domani" Quanto si aspetta da Luiz Felipe? "E' una linea difensiva che ancora non ha chi ha preso in mano la situazione, Ramos è uno di questi e potrebbe elevarsi un pò a conducente di questa linea. Non hanno ancora le certezze su ciò che chiedo, crescendo dal punto di vista della consapevolezza emergerà il leader"
Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Studio sul primo stemma della Lazio: confermata la colorazione biancazzurra