Che Lazio si aspetta di vedere domani?

"Siamo di fronte a qualcosa che non avevamo mai visto se non per il lockdown. Le reazioni che possono avere le squadre sono difficilmente previdibili, lo abbiamo visto negli altri campionati con tutta una serie di risultati che fanno presagire grandi difficoltà"

Conosce Baroni da tanti anni, cosa teme?

"Squadra aggressiva e ordinata che sa palleggiare discretamente, si vede che lavorano tanto e sanno affrontare le big rimanendo in partita fino alla fine"

Nei tanti dubbi, ha delle certezze?

"Qualche giocatore dà la sensazione di stare già bene fisicamente e mentalmente, altri che la stanno ritrovando. Speriamo che l'approccio sia di livello. Il nostro limite è sempre stato nell'approccio, lo abbiamo contenuto ma ancora non è azzerrato"

Sta aprendo anche il mercato, cosa si aspetta?

"Non so se il mercato è aperto per noi perchè il Presidente era impegnato in qualcosa di più importante. Non penso ci siano grossi margini di manovra a grandi livelli. L'armonia la ledete voi parlando continuamente di Milinkovic e Luis Alberto, potrei farvi qualche telefonata minatoria (ride, ndr) ma non posso fare altro. Non bisogna farsi influenzare. Io sono arrivato alla Lazio e Luis Alberto non era presente per cui il problema esisteva già. Comprensibile la sua voglia di tornare in Spagna ma non ha mai fatto mancare il suo apporto"

Quali sono le difficoltà che avete affrontato in questi due mesi?

"Difficile non giocare per più di cinquanta giorni. Non possiamo simulare la realtà per cui diventa tutto più complesso"

Come stanno Milinkovic e Vecino?

"Qualche ripercussione negativa fra energie mentali e nervose ce le hanno tutti. Il mondiale è vinto da una squadra per cui solo loro tornano galvanizzati, i nostri devono smaltire la stanchezza emotiva e la delusione. Sergio è tornato anche acciaccato, è in evoluzione positiva ma non è al 100%"

Come ha ritrovato Immobile?

"Ciro non avendo fatto il mondiale ha potuto lavorare risolvendo i problemi fisici, non è ancora al top"

Cosa lascia il mondiale?

"Il 13 novembre giocavano i club e il 18 giocavano il mondiale. Non penso che lasci nulla se non grande pubblicità per il Qatar"

E' soddisfatto dei punti fatti fin qui?

"Due punti di media sono tanta roba. Per il momento lasciano il tempo che trovano, dobbiamo mantenere questa media per avere alla fine una classifica importante. Il girone di ritorno è sempre più difficile di quello d'andata ma bisogna provarci in tutti i modi"

Come sta la squadra fisicamente?

"Non è facile valutarlo, di testa sta bene. Voglio vedere forti motivazioni perchè colmano qualunque gap riscontrato in test asettici"

Come si spiega la flessione della difesa?

"Era impossibile mantenere la media iniziale, dobbiamo avere solidità indipendemente dai gol che riusciamo a realizzare. E' un qualcosa su cui dobbiamo applicarci"

Si aspetta un cambio di passo da qualche nuovo arrivato?

"Succede a tutti soprattutto da chi arriva dall'estero, un pò tutti devono crescere. Abbiamo diverse di queste situazioni"

E' preoccupato del terreno di gioco?

"Non ho avuto modo di vedere i progressi del terreno di gioco. Ho un report sul campo dell'Olimpico ma devo ancora leggerlo anche se diffido finchè non vedo con i miei occhi. Il terreno di Lecce non mi sembra di grande livello ma in Italia ormai dobbiamo abituarci ad essere il terzo mondo. Eppure vent'anni fa eravamo i migliori"

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