In questi giorni si rincorrono le voci secondo cui Diego Gonzalez sia pronto a prendere il posto in prima squadra al posto di Luka Romero ai saluti dato il mancato accordo con il procuratore sul rinnovo. Una vera e propria promozione per il primo, giunto solo pochi mesi fa alla corte di Stefano Sanderra lasciando un'impronta importante sulla promozione della squadra, segnando 8 gol in altrettante gare e mostrandosi come un vero e proprio trascinatore per la Primavera biancoceleste, tornata ufficialmente in massima serie.

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Il nodo Luka Romero

Dall'altro lato una mossa che potrebbe essere letta come una mancata conferma per l'attaccante argentino in quello che sarebbe dovuto essere per lui un anno importante. Sono mancate le occasioni? Non sono forse state numerose, ma l'indietreggiamento negli schemi di Sarri è stato palese: basti pensare che da primo sostituto preso in considerazione, Romero è stato scavalcato anche da Matteo Cancellieri. Per l'esterno argentino in questi due anni sono state 14 le partite giocate, di cui una da titolare in casa della Juventus in quello che sarebbe potuto essere il momento della svolta nella sua avventura romana. "Lukito" proveniva da una rete importantissima segnata la giornata precedente contro il Monza, un gol che valse tre punti fondamentali, e la scelta del mister di schierarlo nell'undici titolare sapeva di premio per un giocatore che, però, in quella gara non ha risposto presente. Poco male: parliamo di un giocatore che ancora non aveva 18 anni e che avrebbe comunque avuto una carriera lunga davanti. Dopo i Mondiali, però, qualcosa è cambiato: tralasciando tutte le voci che si sono susseguite circa il suo rinnovo, Romero è sembrato comunque non trovare più spazio.

Luka Romero dopo la rete contro il Monza

Luka Romero e Diego Gonzalez: il confronto

Immaginare un parallelismo tra i due, chiaramente, risulta difficile in quanto entrambi gli attaccanti, pur possedendo caratteristiche di base simili, come il mancino, la corsa e la ricerca del guizzo, si sono espressi in due realtà comunque differenti. Pochissimi sono stati i momenti in cui Romero ha infatti avuto a che fare con la Primavera: l'esordio dal primo minuto nella passata stagione contro il Crotone e poi le due gare contro Spezia e Cosenza. Per quanto riguarda Gonzalez, un'esperienza in prima squadra ancora non c'è stata. C'è attesa e curiosità anche per questo, infatti. I due gioielli si portano un anno di differenza: entrambi, come già scritto, mancini. Romero è portato naturalmente, in un'ideale schema di Sarri, ad agire dalla destra, mentre Gonzalez, per quanto visto sinora, nel tridente può agire sia da destra che centralmente. Il primo ha dalla sua lo scatto e l'agilità che Gonzalez ha in parte. A sua volta, però, l'attaccante paraguaiano utilizza bene il fisico con cui ricava vantaggi anche nel posizionamento. Inoltre Gonzalez ha mostrato anche una freddezza importante sottoporta, riuscendosi spesso a creare l'occasione per trovarvici a differenza di Luka Romero che il più delle volte ha agito lontano dalla porta. La qualità non manca in nessuno dei due casi: il mancino educato e la capacità di leggere le situazioni di gioco è evidente in entrambi pur mostrando, Gonzalez, una propensione più offensiva.

In generale, l'attaccante argentino ha mostrato a più riprese di avere ancora dei margini di miglioramento che, tuttavia, tardavano a prendere quota. La staffetta tra i due forse oramai è inevitabile: un'occasione importante che potrebbe avere tra le mani Diego Gonzalez.

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