Un nuovo capitolo, ricominciamo. Sarri già fremeva da giorni a Castelfranco, sentiva la nostalgia del campo. Da ieri sera è tornato e oggi si ritroverà finalmente con il suo staff a Formello per ricominciare la preparazione invernale (già programmata “in stile Bundesliga”) in vista del nuovo anno. Il campionato si è fermato lo scorso 13 novembre con il ko contro la Juve allo Stadium, la Lazio è comunque al quarto posto, e da lì - anzi da Lecce - ripartirà il prossimo 4 gennaio. Ma in questo mese va costruito un futuro da Champions: «Sarri mi ha trasformato in terzino e ora voglio ripagarlo. Il calendario compresso ci ha provato, questo secondo ritiro sarà fondamentale per proseguire meglio di come abbiamo lasciato», assicura Lazzari, uno dei big persi nella parte finale del cammino. Manuel, Immobile e Zaccagni ora sono completamente recuperati, Patric in Spagna ha curato il ginocchio infiammato. Maximiano è guarito dalla borsite all’anca e potrà far rifiatare Provedel quando Sarri gli concederà un’altra chance dopo agosto. Oggi i portieri saranno gli unici a fare il primo allenamento “vero”, il resto del gruppo verrà misurato e “testato” dopo 10 giorni di vacanza fra compiti a casa o in giro per il mondo.

I NAZIONALI - C’è attesa anche per il rientro da Siviglia del Mago. Sarri ne chiedeva la cessione a gennaio, lo spagnolo confermava la sua voglia di cambiar aria, ma poi c’eravamo lasciati con la voce di Lotito: «Se Luis vuole andare via, deve porta- re un club con i soldi. Non lo cedo in prestito. Lo spagnolo e Sarri devono fare pace e trovare un compromesso per il bene della Lazio». Nuova resa dei conti oggi a Formello, dove il gruppo verrà sottoposto individualmente ai test di forza, isometrici e di Mognoni, per determinare le condizioni fisiche da cui si ripartirà in questo ritiro. Domani i test cardiopolmonari, riposo nel pomeriggio. Non ci saranno chissà quali nuovi carichi di lavoro: venerdì e sabato doppie sedute in campo, domenica solo una mattinata di allenamento. In queste ore poi si deciderà definitivamente se restare a Formello o volare in Turchia o solo all’estero per le tre amichevoli (contro avversari probanti) richieste da Sarri prima della ripartenza del campionato. A questa scelta è legata ovviamente anche la cena di Natale della Lazio. Il tecnico spera sempre in un regalo (un terzino sinistro) sotto l’albero, ma dipenderà tutto dalle evoluzioni in uscita del mercato. Intanto c’è attesa pure per i Nazionali Vecino e Milinkovic, che potrebbero tornare dal Qatar in anticipo. Sergej è convinto però che la sua Serbia possa ancora passare il turno: «Vogliamo vincere, io darò il massimo e contro la Svizzera ci sarò. La mia caviglia malconcia sta molto meglio». Il Messaggero/Alberto Abbate

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