Esclusiva| De Grandis: "Arbitraggio? ci sono delle mancanze dal punto di vista qualitativo"
Il giornalista di Sky Stefano De Grandis è intervenuto ai microfoni di LazioPress per commentare la gara Lazio-Cremonese, in programma oggi alle ore 18:00

Dopo la strabiliante vittoria allo stadio Tardini, dove Tijjani Noslin ha salvato una Lazio rimasta in 9, la rosa biancoceleste si prepara a scendere nuovamente in campo per affrontare un'altra sfida, infatti, oggi alle ore 18:00 le aquile dovranno vedersela con la Cremonese, neopromossa in Serie A ma già con 5 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte. Per commentare l'incontro, visibile sulla piattaforma Dazn e affidato al fischietto Luca Pairetto, è intervenuto ai microfoni di LazioPress il grande giornalista Stefano De Grandis, voce di Sky Sport sin dal 2003. Grazie a Tele+, nel 1991 l'esperto di calcio ha debuttato in TV e seguito da bordocampo le principali gare di Serie A e UEFA Champions League, ma non solo, nel 2006 il giornalista ha condotto, con Gianluca Vialli e Paolo Rossi, gli studi pre e post partita degli incontri della Nazionale Italiana. Come se non bastasse, Stefano De Grandis esprime il suo parere personale a Radio Laziale e dal 2006 conduce FantaDeejay con Riccardo Trevisani, programma su Radio Deejay per gli appassionati di Fantacalcio.

L'intervista esclusiva a Stefano De Grandis
A Milano e a Parma si sono verificati alcuni errori arbitrali. Qual é il suo parere riguardo a ciò e quanto crede che questi errori stiano influenzando le stagioni della Lazio?
Gli errori ci sono perché secondo me ci sono delle mancanze dal punto di vista qualitativo della classe arbitrale, che credo sia di bassa qualità. Non penso ci siano errori per preconcetti ma penso che ci sia inadeguatezza, nel senso che io non trovo arbitri bravi e la gestione degli stessi arbitri è discutibile perché non c'è una linea comune, uno decide in un modo e uno in un altro di fronte agli episodi che sono simili. Forse alla Lazio quest'anno ha influito ma di solito non sto mai a fare questo tipo di conti, forse in una partita perdi qualcosa ma non è detto che il corso del Campionato sia condizionato da questo. Nella stagione scorsa non ricordo che ci sia stato un bilancio così negativo per la Lazio, anche se qualcosa c'è stato, come a Firenze, ma alcuni errori sono nell'ordine delle cose. Non mi è piaciuto l'arbitraggio di Marchetti a Parma perché marcava oltre ad una considerazione relativa al regolamento anche la mancanza di buon senso, che deve venire agli arbitri.
Oggi la rosa biancoceleste scenderà in campo all'Olimpico per sfidare la Cremonese, tuttavia, il Comandante dovrà fare i conti con le assenze del capitano Mattia Zaccagni e di Toma Basic. Quanto crede che sarà in difficoltà la Lazio contro una squadra che ha già sconfitto Milan e Bologna?
La Cremonese è una squadra che sta facendo bene, non ha problemi di classifica quindi è sgombra dal punto di vista mentale. La Lazio ha recuperato dei giocatori ma le assenze sono importanti, considerando che Zaccagni è il giocatore migliore della squadra e Basic è la migliore sorpresa, nel senso che all'improvviso da uno scarto è diventato un giocatore fondamentale. Se a questo si aggiunge la difficoltà fisica di Noslin che ha avuto la febbre, anche se ha recuperato, diventano problemi importanti anche dal punto di vista offensivo. Nel reparto difensivo la Lazio è messa bene per quanto riguarda i titolari. Nel reparto offensivo c'è da inventare qualcosa ma la Lazio perde alcune pedine importanti.
Allo stadio Tardini è stato Noslin a salvare la situazione, lo valuta come un colpo di fortuna o un'espressione del suo talento che sta iniziando a venir fuori?
Io ho sempre difeso Noslin, nel senso che è stato esageratamente attaccato, sicuramente non ha fatto una buona stagione ma la prima stagione, venendo dal Verona, può essere di ambientamento ma siccome a Verona ha fatto gol, Baroni stravedeva per lui, ha giocato sia da tornante che da centravanti, mi sembrava giusto dargli delle possibilità in più. Sarri ci ha messo tanto, proprio non lo vedeva, ma adesso lo considera per merito di Noslin, quindi non credo che siano colpi di fortuna ma sia la grande voglia di riscattarsi del giocatore che sta facendo la differenza.
A gennaio dovrebbe tornare Rovella, secondo lei chi merita maggiormente il ruolo di titolare tra il numero 6 e Danilo Cataldi?
Per l'allenatore credo che sia un vantaggio poter scegliere, in linea di massima io credo che fosse giusto all'inizio del campionato che fosse Rovella il titolare perché è un nazionale e forse se devo dire una gerarchia è ancora davanti a Cataldi, che va premiato perché in un momento di grande difficoltà ha mostrato l'attaccamento che ha per la maglia della Lazio, lui è un laziale vero nel momento e nel momento in cui la Lazio era in difficoltà, come con il Torino in casa e in 9 Parma, è stato lui ad essere un condottiero. Con il Torino si è impadronito di un calcio di rigore che pesava da morire e l'ha calciato molto bene e credo che a Parma sia stato parte di una gara di grande orgoglio da parte di tutta la squadra.
I nomi principali per il mercato di gennaio sono quelli di Insigne e Raspadori, crede che il loro arrivo possa effettivamente dare una mano alla squadra?
Sicuramente possono dare una mano alla Lazio ma quello di cui non sono sicuro è dell'arrivo. Insigne può arrivare, deve fare da alternativa a Zaccagni come nella gara di oggi che sarebbe stato utilissimo, ma è meno importante, nel senso che ha valore perché è un giocatore di caratteristica internazionale ed ha un grande legame con Sarri però in questo momento non conosciamo le sue reali condizioni. Raspadori è importante perché potrebbe avere un ruolo come quello che ha avuto Mertens nel Napoli di Sarri ma credo che non sia facile perché per far arrivare lui dovrebbe uscire Castellanos, quindi dovresti avere un'offerta di livello e quindi è tutto da costruire questo affare di mercato. Sicuramente per il livello, le ambizioni e la struttura della Lazio sarebbe un grande colpo
Il 16 dicembre è stata suonata la campana per l'accordo tra la Lazio e NASDAQ, crede che sia stata la mossa giusta?
Onestamente non so se sia stato un omaggio alla Lazio o se ci siano reali prospettive a livello di borsa, in questo momento il livello è salito sicuramente, quindi da un certo punto di vista qualcosa alla Lazio è arrivato. Non è giusto che qualsiasi iniziativa di Lotito sia sbeffeggiata, Lotito è discutibile e criticabile per mille aspetti della sua gestione ma non mi piacciono le critiche preconcette, quindi per il NASDAQ bisogna aspettare per vedere se si avranno i reali vantaggi per la Lazio ma tutte le polemiche nate intorno alla presentazione da parte del figlio le ho trovate al limite del disgustoso, sicuramente non piacevoli.
La prima parte del campionato di Serie A è quasi giunta al termine e la Fiorentina non è ancora riuscita a conquistare una vittoria, secondo lei i viola passeranno la prossima stagione in Serie B o riusciranno a risollevarsi?
Fino a qualche settimana fa avrei detto che si sarebbero salvati senza dubbio ma adesso ho molte più perplessità, è una squadra che non ha cattiveria, non reagisce e gli manca quel tipo di pathos che ha Cataldi ed è strano che la Fiorentina abbia rinunciato a lui, anche se poteva riscattarlo con soli 4 milioni, questo è il simbolo di un mercato fatto male. Avendo una struttura di giocatori abituati a competere per altri livelli adesso farà fatica, Io lo spero che possa salvarsi perché sono drammi quando la squadra che nasce per un obiettivo rischia di fallire completamente, quindi mi dispiacerebbe per la Fiorentina ma non sono così ottimista. È possibile la salvezza solo attraverso una grandissima impresa.










