Milan-Como si giocherà in Australia: ecco perché la Serie A vola a Perth
Una gara storica: la sfida Milan-Como si disputerà a Perth nel 2026, con il via libera straordinario dell’Uefa.

La sfida di Serie A tra Milan-Como si disputerà eccezionalmente a Perth, in Australia, il 7 o l’8 febbraio 2026. Dopo mesi di trattative, l’Uefa ha dato il proprio consenso “in via straordinaria”, sbloccando una situazione che sembrava ormai bloccata.
La decisione, come riportato da FanPage, è arrivata al termine di un lungo confronto interno e deve molto al ruolo di Gabriele Gravina, presidente della FIGC e vicepresidente vicario dell’Uefa. Il dirigente italiano ha presentato un dossier dettagliato al Comitato Esecutivo, con una proposta capace di conciliare rispetto delle regole e apertura verso nuove prospettive di sviluppo per il calcio europeo.
Perché la partita Milan-Como si giocherà in Australia
Lo spostamento della partita Milan-Como in Australia è dovuto all’indisponibilità dello stadio San Siro durante le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Diversa la motivazione per il match di Liga, con Villarreal e Barcellona che giocheranno a Miami come parte di un progetto di espansione internazionale promosso dalla federazione spagnola.
Sia i club che le rispettive leghe, insieme alle federazioni calcistiche di Australia e Stati Uniti, avevano espresso parere favorevole. Anche la Fifa, impegnata nella revisione delle norme che vietano le gare di campionato fuori dai confini nazionali, ha accolto con interesse l’iniziativa. L’Uefa ha infine dato il suo via libera, aprendo la strada a una possibile nuova era per il calcio europeo.
La decisione dell’Uefa e il futuro del calcio europeo
Attraverso una nota ufficiale, l’Uefa ha ribadito la propria contrarietà alle gare di campionato disputate all’estero, concedendo però in questo caso un’autorizzazione eccezionale. L’organizzazione europea ha spiegato che l’approvazione delle partite di Serie A e Liga all’estero è arrivata “solo per motivi particolari”, legati alle lacune normative ancora presenti.
L’ente calcistico di Nyon ha annunciato anche l’intenzione di collaborare con la Fifa nella definizione delle nuove regole globali, ponendo al centro il rispetto dell’integrità sportiva e dei tifosi locali. La decisione è giunta dopo un confronto con federazioni, club, leghe, giocatori e associazioni di tifosi, da cui è emersa una chiara mancanza di consenso sull’idea di portare all’estero partite dei campionati nazionali.
“Tuttavia” – precisa l’Uefa – “poiché il quadro regolamentare Fifa è ancora in revisione e non fornisce indicazioni chiare, il Comitato Esecutivo ha deciso, con riluttanza, di accogliere le due richieste in via del tutto straordinaria”.
Infine, l’Uefa ha ricordato che tutte le federazioni coinvolte si sono impegnate a consultarla in anticipo per eventuali richieste future, ribadendo la volontà comune di tutelare i valori fondamentali del calcio europeo e il legame tra club, tifosi e comunità.