Fascetti: "Lazio? Un brutto momento ma la squadra è all'altezza, era peggio nel 1986..."
Eugenio Fascetti, ex centrocampista e tecnico del club biancoceleste, festeggia oggi il suo compleanno e per l'occasione si è espresso a Radio Laziale

Tanti auguri Eugenio Fascetti, l'ex centrocampista e mister del club biancoceleste rispettivamente nelle stagioni 1964-1965 e 1986-1988, compie oggi 87 anni e per festeggiare ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio Laziale riguardo il delicato momento che sta vivendo la Lazio.
Gli auguri della Società Lazio

Le dichiarazioni di Eugenio Fascetti a Radio Laziale
La squadra della Lazio, nonostante qualche brutta partita, credo sia all'altezza. Credo che questo 'momentaccio' passerà. Sarri poi è un bravo allenatore, anche se personalmente l'ho conosciuto una volta sola. Mi piace come tecnico, vuole far giocare bene la squadra. E poi caratterialmente mi sembra bello tosto. È un'ottima persona.
Le similitudini tra oggi e l'estate del 1986
A quel tempo ci avevano buttato in Serie C, era stata una cosa inaspettata per tutti noi. Poi ci siamo risollevati e siamo ripartiti. La situazione ora è diversa, meno grave.
Riguardo l'incontro Lazio-Vicenza del 1987
L'Olimpico era strapieno, quella partita è stata la svolta. Poi gli spareggi, la Serie A...Ma la giornata che più mi è rimasta dentro è proprio quella della gara contro il Vicenza. Abbiamo sofferto tanto, ma fa parte della carriera. Abbiamo vissuto momenti belli, ma anche molti periodi di stress. I tifosi li ringrazio sempre per esserci stati vicini sempre, sia il primo anno che il secondo anno. Tanti meriti li hanno loro.
Sull'incontro Roma-Lecce del 1986 contro Eriksson
C'era troppo entusiasmo dalla parte giallorossa, l'Olimpico così pieno non l'avevo mai visto. Eravamo andati subito in svantaggio e si era fatto male il nostro portiere, ho pensato che sarebbe finita male. Sul finale di primo tempo poi invece abbiamo pareggiato e siamo andati in vantaggio; il secondo tempo è stata una vera battaglia, di portieri parare bene come Negretti quel giorno ne ho visti pochi. Era scritta.