Federico Marchetti - IPA
Federico Marchetti - IPA

Le dimissioni minacciate da Reja prima di Atletico Madrid-Lazio

Era una sua tattica, tutta strategia (ride, ndr). Il mister voleva dare uno scossone all’ambiente ed ebbe ragione visto che ci riprendemmo per il finale di stagione chiudendo bene.

I due rigori parati a Mbakogu in Carpi-Lazio

In quella partita ci giocavamo poco, a differenza del Carpi che doveva vincere per salvarsi. Avevano addosso molta pressione. Ipnotizzai Mbakogu due volte dal dischetto, entrando nella ristretta lista di chi è riuscito a parare due rigori nella stessa partita.

Sulla compagna Lorena e il figlio Edoardo 

Avrebbe cambiato la mia carriera nel durante. Ora il tema della salute mentale di un atleta è stato sdoganato, visto che sono state inserite numerose nuove figure di professionisti. Io ebbi due periodi molto duri: il primo nel 2013/2014, dove giocai poco non solo per gli infortuni. Questo malessere interiore tornò poi nel 2016/2017, avevo un problema da risolvere. Alla fine ci sono riuscito ma non è stato facile.

Sul fatto che è sempre ripartito 

Sempre, non mi sono mai arreso alle botte arrivate dalla vita. Sono stato cazzuto, reagendo a tutto. Questa è la cosa più importante. Mi sono rialzato anche dopo il disastroso Mondiale del 2010. A proposito, spero che Gattuso ci riporti finalmente dove meritiamo di stare. Tornando a me, l’anno di inattività di Cagliari fu devastante. Venni messo fuori rosa per aver rilasciato un’intervista che non voleva essere assolutamente polemica, dissi semplicemente che avrei sperato di andare alla Sampdoria che faceva la Champions, invece scoppiò il caos. Rimasi fuori rosa un anno, quando firmai con la Lazio tornai al mio posto in campo. Fu una liberazione. Oggi sono un uomo felice, ho una mia famiglia e tanti ricordi meravigliosi, contento di quanto ottenuto. Aggiungo solo un’ultima cosa.

Se il suo futuro sarà sempre nel calcio 

Mi sto formando, alcuni miei ex compagni di squadra mi hanno proposto di andare a lavorare con loro ma per almeno un anno voglio investire su me stesso. Attualmente ho il patentino UEFA B, che mi permette di allenare fino alla Primavera e in Serie D. Sto però continuando a studiare perché hanno riformulato le licenze, vorrei prendere tutto quello che serve per allenare i portieri in Serie A e più avanti prendere anche l’UEFA A. Inizio studiando il ruolo che ho vissuto ma non ho al momento una preferenza. Più avanti vedremo, chissà… Aggiungo solo un’ultima cosa .

I Tifosi biancocelesti 

L’affetto dei tifosi della Lazio che ricevo ancora oggi è un qualcosa di impagabile. Sono molto orgoglioso di questo. A questo club ho dato e ricevuto tanto, non potrei mai dimenticarlo.

Sul perché nel secondo tempo entrava in campo senza guanti e con gli scarpini slacciati

Sfatiamo questa storia, che spesso è stata associata alla superstizione. Lavavo gli scarpini a fine primo tempo e successivamente li indossavo per rientrare. A me però piaceva indossare la scarpa stretta, così stringevo i lacci appena iniziava il secondo tempo. Una volta sistemati gli scarpini, indossavo i guanti. Se però l’arbitro non se ne accorgeva, il gioco riprendeva. Ricordo ancora le facce dei tifosi alle mie spalle, increduli nel vedere gli avversari attaccare con me in porta ancora senza guanti.

Esclusiva | Guardalà: "Alla Juventus manca concretezza. Se contro la Lazio dovesse…"
Collina: "Durante un Lazio-Juventus c’è stato un violento scontro tra me e Casiraghi ma poi..."