Vittorio Sanna, Lazio-Cagliari
Vittorio Sanna, Lazio-Cagliari

“L’ultimo precedente all’Olimpico fra le 2 squadre è finito 2-1 con qualche polemica sull’arbitraggio. Come giudica le prestazioni degli arbitri in questo inizio di campionato?”

L’ultima partita non è stata certo occasione per dimostrare che la Lazio è superiore al Cagliari. Io continuo a dire che, molte volte, gli arbitri incidono negativamente nella gara, non tanto perché stravolgono i valori, ma perché non permettono che vengano affermati con il gioco, attraverso  il confronto corretto. Spesso l’arbitro ci mette qualcosa di troppo e questo finisce per fare arrabbiare chi perde, ma anche svilire chi potrebbe vincere. Forse quella è stata una di queste partite perché il Cagliari stava vincendo, ma il risultato era assolutamente in bilico. In particolare, la seconda ammonizione su Mina - che ha determinato poi il rimanere in 10 del Cagliari - secondo me non ha permesso alla Lazio di legittimare quello che poteva essere una vittoria che sarebbe arrivata comunque. Si tratta di lasciare al calcio la possibilità di potersi esprimere con quella che è la sua imprevedibilità: questo sport è bello proprio perché non c’è un risultato scontato. Per completare il discorso, dico che dovrebbero limitarsi veramente a fare gli arbitri, senza cercare di imporre la loro bravura perché un arbitro che sa guidare la partita è un arbitro che sa bene come fare il suo lavoro. Dovrebbero rimanere nella loro parte e fare in modo che siano le squadre ad esprimersi e loro limitarsi a fare in modo che ci sia una costanza di stile, perché anche gli arbitri hanno il loro stile arbitrale che incide sul tipo di partita. Sarebbe opportuno che lo applicassero con costanza dall’inizio alla fine. 

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