Claudio Lotito
Claudio Lotito

In inverno il mercato a saldo zero (un’entrata ed una uscita, ma con lo stesso ingaggio) risulta comunque garantito dalla cessione di Marcos Antonio (4,2 milioni), Casale (6,449) e Tchaouna (15,25), ma sanare del tutto la situazione diventa fondamentale per non incorrere in nuovi stop simili la prossima estate. Se il presidente non dovesse riuscire a farlo subito, l’opzione sarebbe quella di cedere i big nella prossima sessione di mercato, facendo più plusvalenze a bilancio: servirebbe almeno un’uscita e, in questo senso, Mandas e Gila sono i principali indiziati per poter risolvere questo problema. 

Un nuovo stadio

Lotito ha già fatto registrare un calo del costo del lavoro ma, fra spese e ricavi, deve rientrare nella soglia dell’80%. Nel 2026 termineranno i contratti di Hysaj (5 milioni di stipendio), Vecino e Gigot (4 ciascuno), Pedro (2,5), Basic e Fares (2), Kamenovic (600.000 euro). Il totale ammonta a 20 milioni di euro in più, cifra che, salvo rinnovi non contemplati, può essere tagliato dal monte delle spese per ritrovare l’equilibrio anche l’anno successivo. Si tratta di un piano di risparmio per poi poter puntare molto più alto, fra qualche anno, anche con lo stadio Flaminio, come continua a ripetere il presidente. Proprio Lotito, nei giorni scorsi, ha avuto un incontro segreto in Campidoglio, ma i documenti devono essere asseverativi per aprire la Conferenza dei servizi al più presto. Nonostante la corsa contro il tempo, Lotito ha un piano preciso e non ci resta che aspettare se riuscirà a organizzarlo.

Le parole di Lotito

Vedrete se non farò lo stadio, ma non ho la bacchetta magica. Ci vuole tempo.

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