A tutto Sarri: dal Napoli alla Lazio passando per il ciclismo e Maestrelli
Maurizio Sarri si è raccontato in una lunga intervista ai canali della Serie A

Maurizio Sarri si è raccontato in una lunga intervista ai canali della Serie A. Dagli inizi della sua carriera fino alla Lazio passando per il Sarri fuori dal campo.
Periodo lontano dai campi?
Ho visto tante partite, non è che sia cambiato qualcosa, nel mondo del calcio ci rimani dentro. Purtroppo la storia familiare in questo anno non è stata bellissima.
Coraggio di cambiare vita?
Una serie di contingenze che ti capitano, non c’è bisogno di grande coraggio. Si comincia a scalare categorie in cui si fa un passo indietro o uno in avanti. Io avrei continuato lo stesso a farlo, è una storia di passione, che mi diverte. Da quando lo faccio di professione la sensazione di andare a lavorare non ce l’ho mai avuta.
Sensazione di arrivare a questo livello?
A un certo punto l’obiettivo è stato quello di farne una professione, senza avere queste ambizioni così alte. Si inizia dalla Serie C, le circostanze e la fortuna mi hanno portato più in alto di quello che pensavo.
Esordio più importante?
Quello a Napoli è stato tanta roba. Per me è stato un giorno pieno di emozioni.
Napoli…
Io ho preso quella squadra senza cambiare tanti giocatori al massimo due. C’erano tutte le cose al punto giusto nel momento giusto. Calcio straordinario, divertente da vedere. Non abbiamo vinto niente ma è stato un viaggio bellissimo.
Sarrismo?

È un’ipotesi, poi bisogna confrontarsi con quelle che sono i calciatori a disposizione, non sarà mai lo stesso. Bisogna adattarle a quello che hai a disposizione. Nessuna squadra che ho avuto a disposizione ho avuto la possibilità di replicare quanto visto a Napoli.
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