A tutto Sarri: dal Napoli alla Lazio passando per il ciclismo e Maestrelli
Maurizio Sarri si è raccontato in una lunga intervista ai canali della Serie A

Giocatori più forti che ho allenato?
Cristiano Ronaldo ha fatto più di 30 gol alla Juve. Higuain e Mertens a Napoli. Ho avito grandi difensori come Koulibaly, poi un giocatore che in quel momento era sottovalutato era Albiol. Tra i centrocampisti dico Jorginho, Kovacic e Kante. Mi stavo dimenticato Hamsik, che avrebbe meritato di più in carriera, ha un carattere dolcissimo. Era un calciatore da Barcellona e da Real Madrid.
Se ne potesse portarne uno alla Lazio?
Direi Marek, siamo alla ricerca di costruire una base solida per fare due o tre innesti per poi diventare una squadra competitiva.
Sui presidenti avuti

Sempre meglio un presidente tosto che un fondo straniero. È ovvio che il presidente sia una figura dominante, io per tutta la carriera ho avuto presidenti così. A volte meglio una litigata faccia a faccia che un fondo quando non sai con chi parlare. Litigate? Sì, ma fanno parte del gioco. Se alla base ci sia voglia di crescere allora fanno bene. Poi l'esperienza con un fondo di investimento non l'ho mai fatta quindi non saprei dire.
Che pensiero ha avuto subito dopo aver detto sì alla Lazio?
Che sarebbe stato un anno difficilissimo. Penso che siano stati i cinque mesi più difficili della mia carriera tra mercato bloccato e infortuni, però sono stati anche divertenti. La componente gusto c’è ed è già tanto.
Le difficoltà le condivide con lo spogliatoio?
No, rimangono nello staff, altrimenti si crea un alibi. Bisogna dire: “la situazione è questa serve conviverci e andare avanti”.
È cambiato qualcosa rispetto alla prima esperienza? Cataldi ha detto che è più morbido
Nel processo di invecchiamento si diventa più pazienti, questo sicuramente sì, ma più morbido non credo.
Flaminia l’ha conosciuta?
Ancora no, ma se avrà lo stesso posto di Olympia allora ce l’avrò sempre dietro la mia stanza.
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