Addio a Giovanni Galeone, il maestro del calcio offensivo
L’ex tecnico di Pescara, Udinese e Napoli è morto a 84 anni. Il suo 4-3-3 ispirò generazioni di allenatori
È morto a 84 anni Giovanni Galeone, uno dei tecnici più carismatici e innovativi del calcio italiano. Era ricoverato in ospedale a Udine e da tempo lottava contro una malattia. Con lui se ne va un allenatore che ha saputo unire competenza tattica, personalità e visione moderna del gioco.

Un innovatore che ha cambiato il calcio italiano
Nel corso della sua carriera, Galeone ha conquistato quattro promozioni in Serie A: due con il Pescara, nelle stagioni 1986-87 e 1991-92, una con l’Udinese e una con il Perugia. Ha guidato anche Napoli, Como e Spal, lasciando ovunque il segno del suo calcio coraggioso e propositivo.
Il suo 4-3-3, fondato su possesso palla, movimento continuo e libertà d’invenzione, è diventato un modello per molti allenatori italiani, anticipando un modo di intendere il calcio che oggi appare moderno.
Un legame speciale con Pescara e l’eredità lasciata ad Allegri
A Pescara è considerato una vera leggenda: la stazione ferroviaria della città fu inaugurata alla sua presenza, simbolo del profondo legame con una piazza che lo ha reso celebre. I rapporti con alcuni presidenti, come Scibilia e Gaucci, furono spesso tesi, ma il suo carisma rimase intatto.Galeone è ricordato anche come maestro di Massimiliano Allegri, suo allievo e grande amico, che ha sempre riconosciuto nel tecnico friulano il suo principale punto di riferimento.










