Castellanos: "Vogliamo 6 punti in 2 gare per il quarto posto"
L'attaccante biancoceleste ha rilasciato diverse dichiarazioni in merito alla partita di domani, al suo passato e tanto altro...

La seconda parte dell'intervista
L'anno prossimo c'è il Mondiale. Sarà derby con il romanista Dybala per un posto tra i convocati?
«Altro sogno da realizzare. Voglio giocare le mie carte facendo bene nella Lazio. So che il ct Scaloni ha fiducia in me, è uno stimolo in più.
I suoi centravanti di riferimento?
Adoravo Luis Suarez e Ibra: grande tecnica, lavoro perla squadra e gol. Come piace a me.
La rabbia che mette in campo da dove viene?
E il mio modo di vivere le partite. Curo ogni dettaglio, le sponde, le rifiniture, i duelli individuali.
A proposito di corpo a corpo: ha fatto espellere Mina e Kalulu.
E' il calcio moderno: la tecnica non basta, bisogna combattere. Fuori dal campo sono un bravo ragazzo.
E appassionato di tatuaggi.
Uno è per mia nonna, poi ho un leone sul braccio, mi piace molto, come il nuovo Papa (sorride). Sono credente, sì. Papa Francesco, è stato importante per l'Argentina.
Quanto è pesante l'eredità di Immobile, 207 gol nella Lazio?
Sento molto questa responsabilità. Ma sono al secondo anno, Baroni ha fiducia in me, i tifosi anche, sto bene qui e mi piacerebbe restare. Vedremo cosa accadrà in estate. La coppia con Dia? C'è intesa.
La scorsa stagione, dopo le prime due partite giocate molto bene contro Atalanta e Sassuolo, tornò Ciro e lei finì di nuovo in panchina. Altro momento difficile, no?
Un po' di fastidio, sì. Però noi calciatori dobbiamo accettare le scelte. Tutti vogliono più spazio, invece conta il bene della squadra. Con Sarri giocavo poco ma era un allenatore di grande esperienza.
Il gol più bello in carriera? Quello di rabona in Mls?
No, il destro al volo in acrobazia al Genoa. Anche perché lo avevo promesso al mio piccolo amico Emanuele, un guerriero.
Undici vittorie in trasferta e invece in casa un successo nelle ultime 11. C'è una spiegazione?
In casa gli avversari si chiudono ed è più difficile. Ma in realtà io penso sia una coincidenza, sono le cose strane del calcio.
Immobile ha acquistato il campo dove giocava da piccolo a Torre Annunziata. Lo farà anche lei?
Bella idea, perché no? Sarebbe importante una scuola calcio per i ragazzini di Mendoza. Però ho 26 anni, è presto.
A quel rigore sbagliato contro il Bodo/Glimt pensa ancora?
Oh sì, sì. Pesa. Ma se tornassi indietro lo tirerei di nuovo nonostante i crampi, era normale assumersi quella responsabilità.