Esclusiva | Cagni: "Sarri ha compattato la squadra. Cuesta non mi è piaciuto quando…"
In esclusiva ai nostri microfoni di LazioPress.it è intervenuto mister Luigi Cagni per analizzare il prossimo match tra Parma e Lazio

Dopo il pareggio interno contro il Bologna nella terza partita nel giro di una settimana, la Lazio volerà a Parma per affrontare la giovane squadra allenata da Carlos Cuesta. Entrambe le formazioni hanno bisogno di punti: i biancocelesti per dare seguito ad un buon periodo di forma, i crociati per mettere fieno in cascina e staccare la zona retrocessione. La partita si preannuncia molto delicata, ma sarà affrontato in una cornice di pubblico strepitosa con l'esodo dei tifosi biancocelesti.
Abbiamo analizzato la partita e le sfumature dei due allenatori di Parma e Lazio, anche alla luce di un campionato italiano più indeciso del solito, grazie al prezioso intervento in esclusiva ai nostri microfoni di LazioPress.it mister Luigi Cagni, che nella sua lunghissima carriera ha anche allenato gli emiliani nel 2008.
Che idea si è fatto di questa Serie A con al vertice nessuna squadra in grado di prendere in mano il campionato e in zona retrocessione tante squadre che stanno lottando punto su punto?
Non ci sarà una squadra che prevarrà in modo forte a nessun altra, sia sopra che sotto. Come tutti gli anni ci sono le soprese, però secondo il mio punto di vista tecnicamente il campionato si sta svilendo, io mi diverto poco a vedere il campionato italiano negli ultimi anni, quindi qualcuno si dovrà porre qualche domanda che c'è qualcosa che non funziona.
Un altro tema nel campionato italiano che sta facendo molto discutere è l'uso del VAR con tante polemiche ogni giornata, che pensiero ha a riguardo?
In generale sono per la tecnologia perché mi sembra che sia giusto, però l'abuso di essa porta via quello che dovrebbe essere anche la qualità dell'uomo, di quello che decide. Diventa così un misto legato più alla tecnologia che alla sensibilità e alla qualità dell'uomo, è una cosa che così non può funzionare.
Spostandoci su Parma-Lazio, i Ducali sono una squadra che ha vissuto questi mesi tra alti e bassi: qual è il vero Parma secondo lei?
Non lo sa nemmeno l'allenatore, primo perché è molto giovane, anche se molto bravo è molto giovane, secondo poi perché ha una squadra giovane e trovare un equilibrio costante è difficile. Io guardo sempre i gol fatti ed i gol presi, loro hanno preso tanti gol e quindi deve trovare un equilibrio in questo. Qualitativamente ci sono degli ottimi giocatori nel Parma, ma siamo ancora all'inizio e stiamo parlando di un allenatore giovane con una squadra giovane.
Di questo allenatore giovane cosa l'ha colpita di più? Che consiglio darebbe ad un tecnico alla prima esperienza da capo-allenatore in un campionato molto tattico come la Serie A?
Non saprei dire. Mi ha stupito negativamente la prima intervista che ha fatto e spero che abbia cambiato idea. Quando ancora non aveva compiuto i trent'anni gli hanno chiesto “ma lei è molto giovane” e lui ha risposto “l'età è un numero”, è stata una risposta che non mi è piaciuta perché non vuole dire niente, l'esperienza fa. Se uno ha la presunzione di pensare che l'età è un numero e basta e non l'esperienza vuol dire che hai capito poco secondo me. Però è uno degli allenatori che sono curioso di vedere a fine anno non adesso perché è troppo presto.
A proposito di fine anno, prima parlava dei giocatori di qualità del Parma: Pellegrino e Bernabè sono destinati a grandi palcoscenici?
Se devo dirti la verità non ho ancora visto dei giocatori adatti ai grandi palcoscenici, non ne vedo più dei grandi giocatori, non riesco a vederli nel campionato italiano tanto da dire “questo diventerà un calciatore importante in una squadra forte e vincente”. Non riesco a vederne uno di giovani di questo livello.
Passando alla Lazio, che dal mercato non ha potuto prendere magari qualche giocatore di qualità, alla luce di ciò come giudica l'operato di Sarri fin qui?
Quando entri in una società e poi scopri, perché l'ha scoperto dopo, che c'erano grossi problemi sotto l'aspetto economico e quindi di organico, lo scopri e cosa fai: ti metti lì con la squadra e cerchi di compattare tutto l'ambiente e la rosa, però sai comunque che hai a disposizione 16 giocatori per fare un campionato di Serie A ed è una cosa che chiaramente ti crea dei problemi.
La convince la difesa di Sarri a zona con riferimento palla in un calcio che sta riscoprendo la difesa con riferimento sull'uomo, penso ad esempio a Gasperini?
Io in realtà vedo qualcos'altro nel senso dei difensori: noto che i difensori sono meno capaci perché quando guardo il difensore mi sembra che negli ultimi 30 metri abbiamo dei problemi sotto questo aspetto, difensori forti non ne vedo più. Vedo dei gol assurdi, giocatori in area da soli non marcati quindi c'è qualcosa che non funziona. Gasperini fa un'altra cosa perché fa uomo su uomo per tutto il campo, il difensore io lo calcolo negli ultimi 30-40 metri è lì che prendi gol. Se parliamo di fase difensiva di squadra la Lazio la sta facendo bene perché non può fare altro visto che gol non ne fa, è un problema da risolvere e l'ha risolto perché se io non posso fare gol non devo prenderli.
Alla luce di tutto quello che ha analizzato su Cuesta e Sarri, che partita si aspetta? Quale sarà la chiave tattica?
Da quello che ho visto il Parma diventa molto molto pericoloso in contropiede, ha questi ragazzi molto veloci e tecnicamente bravi perciò è una squadra in questo senso forte, però prende tanti gol e quindi nella fase difensiva deve trovare gli equilibri giusti probabilmente.










