Ieri ore 14.30 la Lazio Women ha affrontato il Pomigliano in casa, al campo Mirko Fersini di Formello.

Le biancocelesti, in vantaggio dal 10' minuto con una fantastica Andersen avevano palesato fin da subito un atteggiamento diverso: voglia di combattere per dimostrare che l'attuale posizione in classifica non rendesse giustizia a una squadra che meriterebbe dei punti in più. Nonostante un'impostazione di gioco differente rispetto alle gare precedenti, tuttavia la femminile non è riuscita a portare a casa alcun punto. Quindi, perchè la gara di ieri non andrebbe considerata un flop? La risposta sta nella reazione di molte giocatrici, come la Martin che a fine partita si è commossa, dimostrando quella cosa che accomuna il pubblico biancoceleste: il "non mollare mai". Sicuramente il risultato non è dalla parte della squadra di Catini, neo allenatore che ha preso il posto dell'esonerata Carolina Morace, ma le biancocelesti hanno cercato di puntare sul collettivo, combattendo su ogni pallone.

Positiva la prestazione di Labate, seppur con qualche imprecisione, ha cercato in tutti i modi di dare il suo contributo in campo. E ci è riuscita. Ieri in campo, si è visto un accenno del "noi", un concetto ribadito da Martina Santoro (tramite il suo profilo Instagram) negli scorsi giorni, dopo il reintegro nella rosa biancoceleste. Attualmente la Lazio Women è ancora a quota 0 punti nella classifica di Serie A TimVision, dopo sei giornate di campionato; ma la squadra scesa in campo, non era la stessa delle scorse partite. La gara di ieri poteva essere considerata un test, o una finale (come espresso dal nuovo tecnico alla vigilia della gara), e così è stata.

Sicuramente l'appoggio del pubblico avrebbe potuto influire sul risultato e, purtroppo, a Formello per regolamento si gioca a porte chiuse. Nonostante ciò, alcuni tifosi si sono recati al centro sportivo per "sbirciare" la gara dall'esterno: non avranno potuto vedere molto, ma erano lì presenti. A oggi, sono ancora molti i punti su cui lavorare ma ieri abbiamo visto una reazione, non scontata, frutto del lavoro di Catini: il tecnico biancoceleste, come ha dichiarato lo stesso Stramaccioni, è una persona preparata che analizza con estrema lucidità le situazioni di gioco. Serviva una scossa e che lo spogliatoio riprendesse fiducia. Ieri abbiamo visto un accenno, ma il percorso è ancora lungo.

 
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