Italiano in conferenza: "La Lazio è una squadra temibilissima. Su Immobile..."
L'intervento in conferenza stampa di Vincenzo Italiano nel post partita

Per la quattordicesima giornata di Serie A il Bologna di Vincenzo Italiano ha fatto visita alla Lazio. Una sfida a livelli altissimi soprattutto nella prima frazione di gioco che ha visto solo un pari all'Olimpico di Roma. Al termine della sfida tecnico rossoblù ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza.
La conferenza stampa di Italiano
Accogliamo bene questo punto. La Lazio è una squadra temibilissima, il punto conquistato è stato importante. Negli ultimi venti minuti potevamo usare qualcosa in più. Abbiamo avuto poco tempo per sfruttare l'espulsione. Aggiungiamo un punto alla nostra classifica. Poco precisi nella rifinitura. Giocare ogni 72 ore è complicato. Reagiamo alla sconfitta contro la Cremonese.
Abbiamo giocato con una squadra che mi ha impressionato nelle ultime partite, ci può stare: è complicato performare ogni 72 ore. Tour de force pesante, ma ci stiamo facendo trovare presenti. Dietro siamo in grande difficoltà anche con l'infortunio di oggi di Casale. Usciamo imbattuti contro una grande squadra. Casale? Non lo so, vedremo nei prossimi giorni.
Il timore di fare qualche regalo come nelle ultime gare ce lo avevo. la Lazio non ti viene a prendere, ma ti dà pressione nel centro di metà campo. Andare in difficoltà per errori di qualità è sbagliato, come nel caso della Cremonese. Dietro siamo in grande difficoltà, dobbiamo stringere i denti, ma qualche errore ci può stare. Oggi è mancato l'ultimo passato. Gare ogni 72 ore è impossibile. Al minimo errore veniamo puntualmente castigati.
Italiano su Immobile
Immobile? La scelta di giovedì è stata una forzatura. C'era la necessità di non andare ai calci di rigore nell'ultima partita, e abbiamo accelerato il suo ritorno in campo, non siamo riusciti a farlo entrare oggi. Incantato dalla Curva: per un calciatore è un qualcosa di impagabile. Ragazzo straordinario, non lo conoscevo. Sensibilissimo. Oggi non era la partita ideale per Ciro. In campo potevano riaffiorargli tutti i ricordi, potevano non reggergli le gambe per l'emozione.










