Sarri e Tare tornano a parlottare fitto a bordo campo alla ripresa degli allenamenti. Una convivenza forzata, perlomeno di facciata. Si ritrovano a Formello con gli stessi problemi di un anno fa. Problemi nati per Casale (poi arrivato a luglio), che hanno portato a una frattura più grande e mai risanata. Prima o poi andrà fatta una scelta definitiva. Sembrava che Tare fosse fuori dai piani di Lotito, ancora non ha rinnovato ma, stando a ciò che dice il Presidente, "il suo futuro non è in discussione". Il rinnovo dipenderà da come gestirà la situazione Milinkovic e dall'uscita degli esuberi.

Gli esuberi comprendono anche Fares e Kamenovic, mai rientrati nel progetto tecnico di Sarri. Lotito ha spiegato che "loro non già non giocano, per prendere un terzino sinistro deve uscire qualcun altro", dunque senza vendere non potrebbe entrare neanche Doig, offerto dal Verona in prestito con diritto di riscatto. Sarri, poi, chiede a gran voce Parisi. Ecco perché tra Tare e Sarri non corre buon sangue: c'è il timore che il ds remi contro l'allenatore, per questo, come riporta il Messaggero, l'allenatore tirerà le somme a giugno. Tutto dipenderà dalla direzione che prenderà Lotito, ancora al fianco di Tare su alcune situazione, come quella di Luis Alberto, che Sarri vorrebbe dare via a gennaio. Nonostante ciò, ieri a Formello lo spagnolo si è presentato scattante e puntuale come tutti i compagni di squadra.

 
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