Rocchi: "Lazio-Cremonese? Pairetto ha commesso un errore..."
Gianluca Rocchi, Responsabile della Commissione Arbitri Nazionale di Serie A e B, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Rai 2, ecco le sue parole

I falli di mano
Il fallo di mano è la soggettivà per eccellenza ed è da sempre il problema principale che hanno gli arbitri.
Rigore non concesso in Torino-Cremonese? Bisogna considerare la distanza, quando hai la possibilità di non impattare il pallone con la mano puoi evitare di farlo, poi se la distanza è ravvicinata la possibilità diventa molto bassa.
Bologna-Inter? Se Bisseck l'avesse presa prima di testa non sarebbe stato un calcio di rigore perché in quel caso si tratta di auto giocata e diventa un tocco di mano non punibile.
Il braccio largo ha la punibilità più alta di tutti perché nel regolamento il fatto di far sì più largo con il braccio ha una punibilità più alta.
Il VAR
Il VAR è la revisione di qualcosa accaduta in campo e per questo i ribadisco ancora che bisogna lasciare gli arbitri tranquilli davanti al monitor perché già sono decisioni molto complesse, se poi gli metti pressione la difficoltà per la decisione finale è ancora più alta. Oggi il difensore è un pochino più in difficoltà perché si tende sempre ad avvantaggiare chi offende non chi difende, questa è una scelta di chi scrive le regole.
Sul perché gli arbitri fermano il gioco ad ogni contatto
Scarsità classe arbitrale? Non sono d'accordo e i dati lo dimostrano perché è vero che abbiamo tempi effettivi bassi però se fosse a causa degli alberi allora vi potrei dire che siamo scarsi nei recuperi. Lo studio che abbiamo fatto è che quando facciamo recuperi alti ma le partite vengono giocate poco non si recupera niente, la realtà è che la qualità è la dinamicità delle partite non la fa l'arbitro. Per quanto riguarda il numero di falli, in questo momento siamo sopra la soglia di 2-3 falli di media rispetto alla Premier o la Champions League ma non siamo così distanti, anzi rispetto ad altri Campionati europei siamo addirittura sotto, perciò questo è un modo di dire che non rispetta i numeri. Il nostro campionato ha una caratteristica molto particolare, ci sono partite da 45 falli e altre da 13, il derby di Torino è stato giocato con 13 falli. Ci sono arbitri che hanno fatto il derby di Torino e un'altra partita da 15 perché in entrambi i casi si è adeguato alla partita, che la fanno i giocatori.

La preparazione di arbitro e VAR nel pre partita
Sicuramente la preparazione dell'arbitro è anche parte etica e tecnica, che è analoga tra arbitro e VAR, il quale si dedica principalmente alla singola revisione, come lavorare le camere e la singola dinamica mentre l'arbitro deve abituarsi a lavorare sul campo. Un altro aspetto diverso è dal punto di vista mentale perché i nostri arbitri adesso sono molto stressati.
Milan-Lazio
Non mi piace fare personalismi o parlare del singolo episodio ma questo è un esempio abbastanza eclatante, la richiesta che faccia a tutti è di far lavorare i ragazzi nella massima tranquillità per permettere delle decisioni più lucide e corrette, altrimenti una persona stressata davanti al monitor non è libera di lavorare bene. La proposta di Sarri di spostare il monitor dall'altro lato? Non è una considerazione sbagliata e alcuni Campionati lo fanno, ti permette di levarti di mezzo da una situazione difficile ma deve essere presa dalla Lega.

Se la decisione finale spetta all'arbitro
Assolutamente si, il VAR ti dice che c'è una situazione e di andare a rivederla e poi si collabora davanti alle immagini ma il VAR non può incidere sulla decisione finale.
Le simulazioni dei calciatori
La cosa che lascia veramente un po' perplessi di questa situazione è che lo fanno tutti, nessuno escluso, ed è una tipologia di intervento nata per proteggere i calciatori, quella del giallo per mano sul viso, e gli organismi internazionali hanno questa intuizione perché per un periodo c'era questo tipo di fallo che era molto pericoloso e c'erano giocatori a cui usciva il sangue dal naso. Gli episodi sono tanti e la cosa che ho chiesto a loro è di cercare di fare il meno possibile in queste situazioni perché una cosa che nasce per proteggere i calciatori viene sfruttata per ammonire il collega e questo per me è l'antisportività per eccellenza. Mi fa piacere che la FIFA stia lavorando su queste situazioni, adesso in AK CUP hanno fatto un esperimento sul fatto di lasciare un calciatore due minuti fuori per vedere se veramente ha un infortunio perché altrimenti non si hanno strumenti. Falli per simulazione? Per ammonire un giocatore per simulazione devo essere certo che simula, io vado allo stadio spesso perché mi piace vedere le partite dal vivo e non è sempre facile capire se qualcuno sta simulando.










