Isaksen
Isaksen - Fraioli

Con la ripresa di Isaksen, anche la Lazio può tirare un sospiro di sollievo: alla terza stagione in biancoceleste, il danese non può più sbagliare e l’aiuto di un mister come Sarri gli permette di sognare una vera e propria svolta. Lo pensa alla società, il tecnico e il calciatore stesso che, contro la Juventus, si è preso la scena, giocando come uno dei migliori in campo. 

La crescita di Isaksen

Come riporta l’edizione odierna del quotidiano Il Messaggero, la prestazione di Isaksen è stata condita da dribbling, sterzate, accelerazioni e recuperi. Il giovane, contro i bianconeri, non si è fermato un secondo, macinando 11,2 km, calciando tre volte verso la porta avversaria e rischiando di far crollare lo stadio all’79º minuto. Dopo i dispendiosi 74 minuti di Bergamo da subentrato al posto di Cancellieri, Isaksen contro la Juve è tornato finalmente a sorridere, prendendosi anche una rivincita con il suo ex allenatore Tudor (che lo aveva bocciato a Formello). Il danese ha stupito anche Sarri perché, nonostante il fisico debilitato dalla mononucleosi, è tornato in gran campo in grande forma. Quest’anno, con l’arrivo di Sarri, il danese si è mostrato determinato nel riconquistare quell’allenatore dopo l’esperienza del 2023-2024, anno in cui non si era espresso al massimo a causa di fattori come la giovane età e l’impatto con un nuovo calcio. 

Isaksene e la Lazio: due strade distinte?

Con il senno di poi, però, il club biancoceleste ha avuto ragione: è arrivata la crescita di Isaksen che, adesso, impaziente, cominciato a stupire tutti con le sue prestazioni. Domenica, all’Olimpico, è mancato soltanto il goal, che cercherà di nuovo domani contro il Pisa. Adesso che ha ritrovato minuti e forma - con il compagno di reparto, Cancellieri, infortunato - nulla può più fermare Isaksen. Solo i numeri decreteranno il valore della stagione della consacrazione che terminerà con due possibilità: o rinnovo (il contratto è in scadenza del 2028) o cessione (per conseguire l’ormai famoso “player trading”). Se le prestazioni di domenica dovessero diventare la gran normalità, l’occasione per la società sarebbe davvero notevole. 

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