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Ianni - IPA

Dopo un inizio complicato, in cui la Lazio ha subito l’aggressività offensiva del Torino - culminata al 16’ con il gol dell’1-0 granata - la squadra di Sarri è riuscita a reagire e rimontare, trascinata da una splendida doppietta di un super Cancellieri. L’esterno ex Empoli, dopo la prima rete siglata contro il Genoa, sembra essersi definitivamente sbloccato, offrendo una prestazione convincente e ricca di determinazione.

Cancellieri ha risposto con grinta alla rete del vantaggio firmata da Giovanni Simeone - detto "Cholito" - che, con il gol di oggi, ha raggiunto quota nove reti in carriera contro la Lazio, confermandosi una vera bestia nera per i biancocelesti.

Nel secondo tempo, però, la mancanza di lucidità e i numerosi errori individuali - presenti per gran parte della gara - hanno compromesso la prestazione della Lazio. La squadra non è riuscita a risalire il campo né a rendersi pericolosa sottoporta, faticando ad arginare la pressione degli avversari. Poche occasioni e pochi spunti per i biancocelesti, che sono stati salvati soltanto da un calcio di rigore assegnato nei minuti finali - netto e impossibile da non concedere - che ha parzialmente cambiato le sorti della partita.

Al termine del match contro il Torino, Marco Ianni è intervenuto in conferenza stampa nella Sala Stampa dell’Olimpico, sostituendo Maurizio Sarri, assente a causa di un leggero malessere con giramenti di testa che gli hanno impedito di prendere parte alle interviste post-partita.

Ianni in conferenza stampa

Perché non ha parlato il mister? Ci tengo a portare le scuse del mister: ha avuto dei giramenti di testa e anche il finale della partita ha inciso.

È stato un passo indietro? No, è stata una partita difficile, non penso sia un passo indietro. Non è stata una settimana facile: abbiamo perso dei giocatori, ma non dev’essere un alibi. È stata una problematica anche a gara in corso.

Rispetto a Genova siamo stati meno bravi a chiudere la partita. Ci siamo abbassati un pochino e abbiamo permesso a loro di salire e stare nella nostra area. Più che guardare al passo indietro, guarderei alla reazione della squadra e al bicchiere mezzo pieno.

Continua il tecnico

Questo è un modulo che abbiamo sempre provato anche in estate, pensato come un’alternativa a gara in corso. È normale che ora si debba trovare l’equilibrio per essere pericolosi davanti e, allo stesso tempo, non concedere troppo all’avversario. Dobbiamo crescere nella gestione della palla, e questo lo darà il tempo.

Oggi era un 4-2-3-1 più offensivo. Avevamo messo in preventivo di poter concedere qualcosa in più, ma anche di creare di più. È diventata difficile sul 2-2. Non è da sottovalutare lo spirito dei ragazzi, che stanno crescendo pian piano.

Trovare un gol del pareggio nel finale, prima della sosta, ti consente di affrontarla con più energia e con un sorriso in più. Ci sarà un ringraziamento alla squadra per quello che ha fatto dopo il 3-2.

Gestione della partita? Sì, tenere palla per cercare il 3-1 e addormentarla: questo è mancato un po’. Ma ci lavoreremo.

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