Dele-Bashiru
Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images Via One Football

Il lavoro su Dele-Bashiru: due ruoli su tre da assegnare a centrocampo

In un’estate particolare, dove Sarri non può contare su nuovi elementi e giocatori in entrata, fondamentale è stato valorizzare l’organico già a disposizione: il Comandante lo sapeva bene e lo ha fatto. Infatti, non è un caso, che Sarri stia lavorando moltissimo su Dele-Bashiru in cui ha intravisto le doti per poter arrivare a ricoprire quel ruolo mancante nel suo scacchiere, posizione lasciata vacante da Luis Alberto allo scorso. In teoria, il giovane si sta applicando con generosità, ma il percorso è impegnativo e richiede tempi più lunghi del previsto. Sarri potrà valutare i risultati già a partire dall’amichevole di sabato, tenendo in considerazione che il giovane nigeriano sta avendo difficoltà nel trovare la giusta posizione di copertura di rilancio dell’azione. Finora la valida alternativa nelle amichevoli è stata rappresentata da Vecino, arrivato tre anni fa e che conosce benissimo gli ingranaggi di Sarri, il giocatore non può garantire estro ma solo ritmo e geometrie, abbinate all’esperienza. Un’altra fonte di creatività a centrocampo potrebbe essere garantita spostando Rovella a sinistra: i suoi lanci lunghi sarebbero una fonte preziosa per il gioco, soluzione che vorrebbe dire emettere da parte il giovane nel ruolo di play. Un’idea che Sarri potrebbe valutare se riscontrasse benefici dal ritorno di Cataldi dopo la stagione in prestito alla Fiorentina. Quindi, nella Lazio attuale ci sono due ruoli su tre da assegnare a metà campo. Rimane inamovibile Guendouzi: non ha concorrenti sulla corsia destra, il francese è sempre più immerso nel percorso da leader che gli sta costruendo Sarri. Come soluzione in più, in quella zona del campo, il mister sta testando Belahyane, spostato dal primo giorno di ritiro da play a mezzala, in particolare a destra, dove può rientrare in gioco con duttilità.

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