Lazio, contro il Lecce occasione per ritrovare il vecchio Pedro: il trend negativo da invertire
Contro il Lecce ci sarà occasione di rilanciare Pedro e di rivitalizzare un campione e una risorsa per la Lazio
Da certezza inossidabile a cambio in offensivo: oggi l’attaccante Pedro non è più un’arma per la Lazio. Il capocannoniere più anziano di Europa aveva chiuso il 2024-2025 ed protagonista con due doppiette, togliendo numerosi problemi ad una Lazio involuta. Sempre risolutivo, l’anno scorso scherzava sulla fine della sua carriera che sperava arrivasse in un futuro sempre più lontano. Ad oggi, la situazione è cambiata perché Pedro ha deciso che questa sarà la sua ultima stagione con la Lazio e, in generale, della sua carriera.
Un rendimento diverso per Pedro
Come riporta Il Messaggero, dopo cinque anni in biancoceleste, Pedro vorrebbe lasciare un bel ricordo all’ambiente prima di appendere gli scarpini al chiodo: i traguardi a cui si riferisce sono legati al piazzamento europeo e alla Coppa Italia. C’è da dire che, però, appunto, il rendimento non è più quello dello scorso anno: di questi tempi con Sarri lo spagnolo era a quota 4 reti sia al Chelsea (nel 2018-2019) che alla Lazio (2022-2023) e un anno fa aveva già segnato 6 reti condite da 2 assist tra campionato ed Europa. Oggi, lo spagnolo vanta un solo passaggio vincente e mai in carriera era rimasto a bocca asciutta nel primo trimestre. Il cambio più prolifico della scorsa stagione è subentrato 9 volte su 11, senza mai incidere. A sua discolpa, si registra una Lazio meno propositiva e più votata a difendere, privata dall’infermeria di soluzioni in corsa (l’unico goal pescato dalla panchina, infatti, per adesso, è di Dia contro il Verona).
Il rapporto con Sarri
Il rapporto con Sarri è ottimale per lo spagnolo, già dai tempi del Chelsea. Il Comandante l’ha fatto giocare persino più volte (186) Guardiola (167). Pedro è apparso spesso malinconico, sia per via dell’assenza delle coppe, ma soprattutto per le aspettative alimentate da un’annata che per Sarri in estate era “irripetibile“: un bottino di 14 goal e gli mancava da 12 anni (19 con il Barcellona). Ad incidere, anche il cambio di ruolo: “Mi sento un trequartista, non ho più l’età per giocare da ala: le due fasi mi costano tanto“, spiegava lo spagnolo a Pisa, dove era stato costretto anche a fare il centravanti. Sarri, proprio in virtù dell’ottimo rapporto che ha con lui, ha promesso a Pedro di accontentarlo tatticamente così che lo spagnolo possa sbloccarsi e ritrovare entusiasmo. Infatti, vantare un solo tipo in porta a metà novembre è un dato negativo, anzi il peggior di sempre, per un campione come Pedro. Il trend negativo può essere invertito già a partire da domenica contro il Lecce dove, quasi sicuramente, a Pedro verrà data una chance, considerando ancora alcune defezioni in attacco.










