Questa mattina il giornalista di fede laziale Fabrizio Maffei e l'ex terzino della Lazio Luciano Zauri sono intervenuti nella trasmissione "La Lazio Siamo Noi" su New Sound Level 90fm, condotta da Francesco Scarcelli e Max Evangelista. I due hanno parlato di Lazio a 360 gradi, passando dalla Serie A all'Europa League. Ecco le loro parole.

Maffei: “Ciò che è successo dopo la sconfitta col Midtjylland mi porta ad archiviare quella partita come un incidente di percorso. Ci chiedevamo quale fosse la vera Lazio, ora l’abbiamo capito. Non è quella vista in Europa League. Ho visto una bellissima Lazio contro lo Spezia. Fin dall’inizio ha incanalato sul giusto tragitto. Abbiamo visto una Lazio perfetta, spumeggiante, perfetta nei sincronismi. Finalmente abbiamo un portiere. Il portiere forte è quello che non viene mai chiamato in causa e dà tranquillità fino al 90esimo. Dà tranquillità al reparto, calcola bene i rimbalzi, gioca bene coi piedi.

Serie A? Ad oggi è una lotta a 8, ma sono passate solo 8 giornate. Ci saranno delle squadre che si riprenderanno, ci saranno cambiamenti radicali lì davanti. Bisogna fare gli applausi all’Udinese. Tra loro prenderei Walace. Al momento non è una sorpresa vederla lì, ma ho qualche dubbio che resisterà. L’Udinese sembra la Lazio pre-covid, quando tutto girava a favore. 

Lo scivolone in Danimarca costringe la Lazio a fare una partita vera giovedì. Costringe Sarri a schierare molti titolari che hanno già giocato domenica. Ci aspettiamo un riscatto in Europa, poi si penserà alla Fiorentina, che ha perso domenica e quindi li troveremo cattivi, agguerriti e vogliosi. Non può continuare a deludere.”

Zauri: "Quando si va in campo la faccia ce la mettono i giocatori. Poi hanno ammesso i loro errori e Sarri ha alzato i toni. Una grande vittoria fuori casa con quella in casa hanno recuperato. Poi nel calcio ci vuole equilibrio, non sempre c'è ma sono vittorie importanti. Poi non prendere gol è importante. Con lo Sturm bisogna vincere dopo il passo falso dell'altra partita. Avendo doppio e triplo impegno bisogna fare dei cambi ma mandare sempre la squadra migliore. Lazio da avversario? Quando sento dire che è una partita normale mi viene da ridere. Ho fatto questo per anni e il calcio è questione di emozione. Io la prima volta da avversario è stato terribile, mai aspettato una cosa simile. Da quando varchi il cancello dell'Olimoico fino agli spogliatoi rivedi tutti quelli che sono stati con te, compreso il compagno di squadra. Tanti aneddoti negli anni". 

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