Ogni volta che è stato chiamato a parlare del giorno in cui divenne presidente della Lazio, Claudio Lotito ha sempre usato una frase a lui cara: «Ho preso la società al funerale e l’ho portata prima in coma irreversibile, poi in coma reversibile e alla fine sulla strada della guarigione». Di quel 19 luglio 2004, Lotito ricorda tutto. I tifosi della Lazio, invece, di quella estate ricordano soprattutto i nove acquisti nell’ultimo giorno di mercato per dare un organico degno a Mimmo Caso, che di quella squadra era l’allenatore. Oggi, il Lotito presidente diventa maggiorenne: diciotto anni di Lazio, con in mezzo tre Coppe Italia, tre Supercoppe, momenti di euforia e altrettanti di contestazione.

La squadra, in questa sessione di mercato, l’ha rifatta per necessità visti i tanti addii, ma non era scontato che Maurizio Sarri a metà luglio avesse a disposizione già sei nuovi giocatori: Maximiano, Casale, Gila, Romagnoli, Marcos Antonio e Cancellieri. Ha speso tanto, quasi 50 milioni, ripete che Milinkovic-Savic non è in vendita almeno fin quando non arriveranno offerte degne, ma in ogni uscita pubblica fa appello alla tifoseria a rispondere con gli abbonamenti agli sforzi fatti dal club sul mercato: la Lazio ha superato di poco le 10.000 tessere vendute, domani terminerà la vendita libera e da giovedì tutti potranno sottoscrivere il nuovo abbonamento. Ma Lotito si aspettava di più già nella fase di prelazione riservata agli abbonati 2019-20.

Andrà comunque avanti anche perché, se il rapporto con il d.s. Tare continua a vivere una fase delicata, a Sarri vuole mettere in mano la miglior Lazio possibile. Per fare contento il tecnico, oltre al secondo portiere (Provedel), mancherebbero una mezzala e un terzino sinistro, visto che Sarri sembra essersi convinto di Cancellieri come centravanti vice-Immobile. I contatti con gli agenti di Vecino si stanno intensificando: arriverebbe a parametro zero, ma l’uruguaiano dovrebbe ridursi l’ingaggio dai due milioni e mezzo che guadagnava all’Inter ai circa due che la Lazio gli offre. Ci sarebbe da spendere, invece, per il serbo Ilic (Verona), il cui arrivo è vincolato a una cessione, che è possibile sia quella di Luis Alberto. Il Siviglia ha una priorità, che è quella di vendere il difensore Koundé (in corsa ci sono Barcellona e Chelsea): con i soldi incassati, sarebbe pronto l’assalto al Mago. CorriereDellaSera

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