Luca Serafini
Luca Serafini

Per entrambi gli allenatori è una stagione importante, infatti, Allegri è arrivato in panchina rossonera dopo una stagione fallimentare del club, mentre Sarri è ritornato alla Lazio per cercare di risollevare la squadra. È rimasto colpito da loro modo di giocare?

Sono due filosofie molto diverse, Allegri ha un'idea di calcio di compattezza e di protezione della difesa ma se c'è un punto di forza della Lazio di quest'anno di Sarri è proprio il fatto che prende pochi gol e questo forse, oltre ad indicare che la filosofia del mister sia calata a seconda della rosa attuale, mostra che c'è un problema lì davanti dove è poco prolifica. La Lazio fa un po' fatica a raccogliere quello che semina. Le due filosofie sono diverse anche se quest'anno sembrano un pochino più vicine, però la Lazio del primo tempo a San Siro è stata uno specchio fedele della situazione che sta vivendo, ha giocato bene, ha tenuto palla ed ha messo in difficoltà il Milan ma a parte il colpo di testa ha creato pochi pericoli e dopo il gol del Milan e il loro dominio per 20 minuti, quando la Lazio è ripartita ha fatto fatica a trovare degli sbocchi, questo è il limite della Lazio ma per certi versi è anche un limite del Milan perché si protegge bene ma davanti sbaglia piu di quello che concretizza. 

Uno dei calciatori della rosa biancoceleste che è finito sotto i riflettori è Toma Basic, centrocampista che è passato dall'essere fuori lista a titolare fisso ed elemento essenziale per la Lazio, tanto che ha permesso alla squadra di trionfare contro la Juventus. Cosa ne pensi di questo calciatore? 

È molto interessante, mi sembra molto duttile e presente nella partita. È un giocatore molto moderno perché è bravo nelle due fasi, la definizione migliore è che lui è una presenza che la squadra sente, per cui capisco che Sarri l'ha promosso a titolare perché ne ha tutti i requisiti. A me piace molto anche Guendouzi della Lazio, perché è un altro giocatore di peso e gioca sia in difesa, che a centrocampo che in attacco, ha un'interpretazione molto moderna del calcio.

Il trionfo contro la Lazio ha permesso al Milan di occupare la prima posizione in classifica, a pari punti del Napoli e ad una lunghezza da Inter e Roma. Pensi che il club rossonero abbia le carte in regola per conquistare lo scudetto?

Se metti in fila Juventus, Bologna, Inter, Napoli, Roma e la Lazio, che rimane ancora una delle squadre più quotate, il Milan ha preso soltanto un gol su calcio di rigore e le ha vinte tutte tranne quella con la Juventus, dove il rigore lo ha sbagliato il Milan, però poi ha scialacquato contro le squadre di seconda o terza fascia. Adesso arriva anche un calendario in discesa, nel senso che oramai tutte le prime le ha incontrate e rimangono Torino, Sassuolo e Verona, se comincia a vincere anche queste partite allora è da scudetto. Queste sono partite per assurdo più importanti per la squadra di Allegri di quelle che sono appena passate, perché quelle le ha vinte quasi tutte mentre con il Parma, con la Cremonese e con il Pisa ha fatto 2 punti in 3 partite. Se cambia registro è da scudetto, perché gli scontri diretti sono un terzo in meno rispetto alle altre partite ma sono finiti, adesso rimangono soltanto squadre che vanno dal 6/7° posto in giù, se non vinci quelle è finita la festa.

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