Ha vissuto due mesi ai margini. Poco coinvolto (una sola presenza da titolare tra dicembre e gennaio) e in attesa di una sistemazione, con la Lazio che aveva deciso di sacrificarlo per provare a superare l’indice di liquidità. Ma nessuna trattativa è andata a buon fine così Manuel Lazzari è rimasto a Formello e - un po’ a sorpresa - si è guadagnato la maglia da titolare nella prima partita dopo la chiusura della sessione invernale.

A Firenze Sarri l’ha schierato titolare come terzino destro, preferendolo a un suo fedelissimo, Hysaj, che ha avuto sia a Empoli che a Napoli prima di trovarlo a Roma. La prestazione di Lazzari, all’inizio in difficoltà nell’uno contro uno con Sottil, nel complesso è stata positiva, in linea con la grande prova di tutta la Lazio.

Eppure Sarri lo aveva detto dopo il 3-0 a Salerno, dove Lazzari aveva realizzato il terzo gol esultando rabbiosamente verso la panchina. “Il problema non è lui, ma la squadra che non ha ancora trovato solidità e non riesce a tollerare la presenza di un terzino più bravo ad attaccare che a difendere", la spiegazione del tecnico. Un giudizio vero, non di facciata. Tanto che ora che la Lazio sembra aver trovato equilibrio, concentrazione e solidità (zero gol subiti nelle ultime 4 uscite), il Comandante non ha perso tempo nel metterlo dentro da titolare. D’altronde poche squadre possono vantare un esterno dalla velocità e rapidità di Lazzari, un esubero trasformatosi in risorsa preziosa in un mese in cui la Lazio torna a giocare ogni 3 giorni.

Acerbi: controllo decisivo Oggi intanto ultima risonanza al flessore sinistro per Acerbi, che il 6 gennaio contro l’Empoli ha subito una ricaduta sull’infortunio accusato prima di Natale. Lo staff e il difensore hanno lavorato con molta cautela, per le ricadute è necessario. Ma il centrale azzurro non sente più dolore e, con i controlli odierni, spera di avere il via libera per aumentare i carichi di lavoro. TuttoMercatoWeb\Riccardo Caponetti

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